
La Lazio vola in casa con il Genoa

All'Olimpico Inzaghi batte Juric 3-1 e aggancia momentaneamente il terzo posto. Biancocelesti a un punto dalla Roma
Riecco la Lazio, sfatato il tabù di rientro dalle soste, battuto il Genoa all'Olimpico 3-1. Biancocelesti al terzo posto in attesa del derby di Milano, a un punto dalla Roma al secondo. Domenica è in programma la trasferta di Palermo. PRIMO TEMPO Simone Inzaghi conferma il 4-3-3 provato in settimana, deve rinunciare però a Marchetti alle prese con un problema muscolare, rilancia Strakosha e manda in campo Radu dal primo minuto (febbricitante). La Lazio comanda subito la partita, Felipe Anderson è in giornata e si vede. Al minuto 10 destro dalla distanza del brasiliano e palla all'angolino, battuto Perin e biancocelesti in vantaggio. Ci prova anche Keita qualche secondo più tardi, gli esterni si accendono e l'Olimpico si esalta. Il raddoppio lo sfiorano Immobile e Milinkovic Savic, il Genoa prova a ripartire soltanto in contropiede. SECONDO TEMPO Nella ripresa Juric cambia subito Rigoni con Ninkovic, e la trama del match si modifica nel giro di pochi minuti. La Lazio si ferma e gli ospiti ne approfittano. Discesa di Ocampos, che taglia in due la difesa dei biancocelesti, destro preciso e palla in rete. La banda Inzaghi non ci sta e riparte a testa bassa. Scatto del solito Felipe sulla destra, intervento irregolare di Laxalt in area di rigore e penalty netto. Biglia dagli undici metri non sbaglia, destro secco sotto la traversa. La Lazio però non si accontenta, attacca e costringe il Genoa ad una partita difensiva. Il terzo gol lo realizza al 65esimo Wallace: rimpallo in area, la sfera finisce sul piede destro del difensore che batte da pochi metri Perin. Inzaghi cambia Keita con Patric, per gli ospiti entrano Simeone e Pandev. Nel finale viene espulso Orban per una testata di reazione sulla spalla di Immobile. Niente giallo per Felipe Anderson in vista del derby. Inzaghi non fa calcoli.
Dai blog

La Lazio saluta l'Europa


Lazio, Immobile sogna il recupero lampo


Lazio, non spezzate la catena di destra
