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A lezione di etica sportiva con la Serie B

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Una gioventù più etica per migliorare la società. L'iniziativa «I semi dell'etica», promossa dall'Acsi (Associazione centri sportivi italiani), dalla Lega di Serie B e dal Mecs (Movimento per l'etica...

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Una gioventù più etica per migliorare la società. L'iniziativa «I semi dell'etica», promossa dall'Acsi (Associazione centri sportivi italiani), dalla Lega di Serie B e dal Mecs (Movimento per l'etica nello sport), tramite l'intesa con il ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca e con il patrocinio del Coni, del Cip e dell'Università Luiss Guido Carli, è stata presentata ieri a Expo. Un progetto educativo che coinvolgerà i ragazzi di 22 licei, uno per ogni città delle squadre di Serie B. Una «full immersion» nei temi dell'etica coordinata da un team di sportivi, docenti e studenti universitari, il tutto utilizzando lo sport come veicolo di valori fondamentali quali l'impegno, il sacrificio e il rispetto delle regole. L'obiettivo dell'iniziativa è sollecitare i ragazzi alla riflessione sulle potenzialità del comportamento etico. Il progetto sarà suddiviso in due fasi: quella «indoor«, che permetterà di valutare il grado di cultura etica dei ragazzi e porterà alla realizzazione di un video sui comportamenti corretti da tenere sul campo di gioco, e quella «outdoor», durante la quale le scuole avranno modo di visitare lo stadio e il centro sportivo delle società calcistiche di riferimento, prima di partecipare a un torneo di calcio a cinque interno alla propria scuola, ribattezzato «Eticampionato 2015-16». «Abbiamo aderito coscienti che per sviluppare l'etica sia necessario il buon esempio, visto che il calcio di recente non ha dato buoni esempi», ha spiegato il presidente della Lega di Serie B, Andrea Abodi. «Nei momenti in cui qualcuno si comporta in maniera non corretta serve una reazione - ha continuato il numero uno della serie cadetta - per pulire le acque si deve andare alla fonte, aiuteremo le scuole e le famiglie in questo supporto».

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