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L'ultimo record del «prescelto»

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Il«prescelto» s'è infatti preso il lusso di superare Kobe Bryant quale giocatore più giovane della Nba ad aver segnato più di 20.000 punti nella Nba. Il numero 6 degli Heat lo ha fatto a 28 anni e 17 giorni, più di un anno in anticipo rispetto a Black Mamba, quando a 2 minuti e 45 secondi dalla sirena del secondo quarto ha insaccato un morbido jump nel canestro dei Golden State Warriors. La partita s'è chiusa poi sul 72-95 per i campioni in carica che sfruttando anche la pensatissima assenza tra i padroni di casa del leader Curry, fermato da un problema a una caviglia, si sono liquefatti di fronte al talento di Miami. Venticinque punti alla fine per lui, utili per restituire smalto ad una formazione che negli ultimi tempi aveva un pò balbettato come dimostrato tre battute d'arresto nelle prime sei gite lontano dalla Florida che stanno caratterizzando questo momento della stagione dei detentori dell'anello. Ma LeBron James non si è accontentato e nella stessa partita ha anche superato il muro dei 5.000 assist in carriera. E se il record di marcature non sorprende più di tanto quello di passaggi decisivi ai compagni fotografa invece le grandi qualità di un giocatore che per il ruolo, è un ala e non un regista, non dovrebbe avere grande dimestichezza nel liberare qualcuno al tiro. Dieci gli assist serviti dunque dal prescelto che per condire al meglio la serata ha aggiunto anche 7 rimbalzi. Ma la notte Nba non è stata caratterizzata solo dalle performances di James perché in un altra gara è andato in scena un piccolo...dramma familiare. Infatti nella sfida andata in scena al Boston Garden tra i verdi di casa, allenati da Doc Rivers, e gli Horleans Hornets sono assolutamente stati decisivi tragli ospiti gli 8 punti messi a segno da un ragazzino sbarbatello con la maglia numero 25. Che di nome fa Austin, e di cognome Rivers, ovvero il rampollo di papà Doc che ha scelto la partita giusta per gettarsi alle spalle un momento difficile e ritagliarsi un pò di gloria. Con il pesante fardello di un inguardabile 0/9 al tiro nelle ultime tre uscite il ragazzino uscito dalla Duke University nella la sfida al famoso e vincente papàsi è riscattato e rimesso in carreggiata dopo che il rientro di Gordon lo aveva spedito indietro nelle rotazioni. Otto punti quindi per lui, frutto di un 3/6 in azione ed un 2/4 in lunetta. E chissà poi se a cena avrà mai avuto la forza di guardare negli occhi lo sconfitto papà Doc.

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