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Partono le grandi manovre per la poltrona più prestigiosa del Coni.

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Sitratta, con esito più che scontato vista la presenza di un solo candidato, per altro già in carica, delle Bocce (Romolo Rizzoli), del Taekwondo (Sun Jae Park) e della Pallacanestro alla guida della quale andrà l'attuale numero uno del Coni Gianni Petrucci. Dopo l'elezione in programma oggi, Petrucci resterà in carica anche come numero uno del Coni fino a lunedì quando dovrebbe presentare le sue dimissiono e lasciare definitivamente (per statuto non è più rieleggibile) la guida dello sport italiano. Sempre lunedì è in programma poi l'elezione in Figc: altra elezione scontata vista l'unica candidatura dell'attuale presidente Giancarlo Abete. A quel punto resteranno da decidere solo le dirigenze di Sci nautico (e wakeboard), vela e Pugilato, prima del gran finale in programma il 26 con la federazione cronometristi. Il primo mese dell'anno del Palazzo dello sport italiano, si concluderà con la candidatura di Raffaele Pagnozzi (attuale Segretario Generale) che è l'unico dei tre in corsa (gli altri sono Giovanni Malagò e Simone Gambino) a non aver ancora fatto il passo ufficiale per diventare eleggibile alla presidenza del Coni: il termine ultimo è proprio il 30 gennaio. Si ripartirà poi dal 2 febbraio con l'elezione del nuovo numero uno del Comitato Paralimpico (Pancalli docet), prima del giorno 5 quando saranno gli atleti e i tecnici a decretare il loro rispettivi rappresentanti (9 per gli atleti e 4 per i tecnici). Gli ultimi due giorni di questa infinita riorganizzazione saranno il 6 e 7 febbraio quando le Discipline, gli Enti di Promozione, i Delegati e i presidenti regionali sceglieranno i loro uomini. A quel punto l'elenco dei 76 aventi diritto al voto per l'elezione del nuovo presidente del Coni, sarà al completo e tutto pronto per l'Election Day in programma il giorno 19 febbraio al Coni. C'è ad ricordare che il Presidente del Coni è eletto, nella prima votazione, a maggioranza assoluta degli aventi diritto e, nella seconda e nella terza votazione, a maggioranza assoluta dei presenti. Dalla quarta votazione è eletto il candidato che riporta il maggior numero di voti. Com'è noto, nonostante Pagnozzi non abbia ancora presentato ufficialmente la sua candidatura per poter continuare ad operare in questo frangente, i concorrenti alla poltrona più prestigiosa del Coni sono tre: Pagnozzi appunto, Malagò e Gambino. Con i primi due in «battaglia» vera e il terzo con lo scomodissimo ruolo di outsider. Raffaele Pagnozzi è la continuità, il testimone passato virtualmente da Petrucci con il quale ha condiviso buona parte dei suoi 14 anni di dirigenza. Giovanni Malagò è l'innovazione, è la voglia di voltar pagina: il cambiamento. Il suo programma verrà presentato il 22 a Roma, Gambino lo ha già fatto, Pagnozzi non ancora. Il dopo-Petrucci è già partito.

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