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Adriano Serafini Largo ai giovani: un detto che a Trigoria ormai non fa più neanche tanto notizia.

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L'ultimaindicazione è arrivata ieri, quando durante la seduta pomeridiana, Zeman ha distribuito i fratini per la partitella finale. Prove tattiche del giovedì tanto importanti quanto significative per il boemo, che tirando casacche tra i Totti e i Pjanic di turno, ha alzato lo sguardo verso i più giovani del gruppo. Se per Marquinhos stare tra i più grandi sembra ormai una formalità, la scelta di affiancare il non ancora diciottenne Romagnoli al brasiliano ha sorpreso un po' tutti. Un'idea che a poche ore dalla trasferta con il Chievo forse rimarrà tale, anche se nella testa del tecnico i percorsi del futuro sembrano condurre proprio verso quella direzione. Al «Bernardini» infatti, dalla dirigenza in giù, tutti sono convinti che la giovanissima coppia è predestinata a comporre il muro difensivo della Roma che verrà. Un livello di maturazione avvenuto in tempi brevissimi e certificato dalla buona prestazione sfoggiata dall'ex Primavera di De Rossi soltanto tre giorni fa contro Denis e compagni in Coppa Italia. Il nuovo che avanza quindi, ma con un occhio di riguardo al calendario. Castan infatti è ancora nella lista dei diffidati e immaginare un turno di riposo per l'ex Corinthians non sembra così surreale. Dopo Verona infatti, la Roma chiuderà il suo 2013 all'Olimpico con il Milan, gara in cui potrebbe essere richiesto un pizzico di esperienza in più. Una nuova porta chiusa per Burdisso, che nelle continue incomprensioni con il nuovo sistema zemaniano, mostra sintomi di nervosismo, come l'ultimo con Stekelenburg durante la gara con l'Atalanta: «Tra tante domande, è l'unica che non mi dovete fare». Ballottaggi in vista quindi, che riguardano anche attacco e centrocampo. Ieri Zeman si è intrattenuto sul campo con De Rossi gesticolando movimenti e posizioni. Il numero sedici provato insieme a Florenzi e Bradley in mediana, si giocherà fino alla fine il posto con Tachtsidis nell'ancora indecisa posizione da centrale davanti alla difesa. Abbondanza di scelte anche per quel che riguarda il reparto offensivo: Pjanic spera di cavalcare l'ottimo momento di forma, sfruttando quello meno brillante di Destro e Lamela. Se per l'argentino i tempi del recupero sono appena terminati (probabile che a Verona possa trovare spazio a partita in corso), l'attaccante di Ascoli non è ancora al meglio dopo i colpi ricevuti martedì con l'Atalanta. Insieme a capitan Totti, l'ultimo posto del tridente sarà occupato da Osvaldo, che ieri ha saltato la doppia seduta (in permesso concordato con la società) per la nascita della secondogenita Maria Helena.OB:#SERADR@%@

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