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di Gianfranco Giubilo La seconda scelta, non la temutissima Francia, non l'Ucraina superstite padrona di casa.

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Maintanto l'onesta Svezia, con Ibra e Larsson, aveva relegato i francesi al seocndo posto, a vedersela con la Spagna. Sufficiente, per ritagliarsi uno spazio domenica a Kiev, la prestazione più molle, in questo trittico che hanno portato l'Italia al «juego a morir», come gli ispanici definiscono, in modo pittoresco, l'eliminazione diretta. Un buon primo tempo e una dignitosa ripresa con la Spagna, una partenza promettente e un allarmante declino con la Croazia, con l'Irlanda pochi motivi di esaltazione, perfino un finale sofferto con le orecchie rivolte alle notizie da Danzica, fino all'urlo finale liberatorio. Eleganti, nella loro amara delusione, i tifosi irlandesi, i quali hanno dovuto sopportare anche l'estremo oltraggio da parte dei commentatori targati Rai, che hanno continuato a definirli britannici, ignorando come l'Eire si sia sottratta, non da oggi, alla corona inglese, al contrario degli odiati cugini dell'Ulster. A conferma che non basta capire poco di calcio per ambire a certi gratificanti incarichi, aiuta anche l'ignoranza di base. Modulo modificato, risposte non tutte convincenti, indubbio che Balzaretti avrebbe fatto meglio di Giaccherini, ci voleva poco, Abate in linea con il finale di campionato nel Milan, ma soprattutto centrocampo orfano dell'ispirazione del suo regista, anche Pirlo ha diritto a una pausa di riflessione. Ancora De Rossi e Marchisio a tenere su la baracca, l'artiglieria leggera in attacco salva per merito di Cassano, la perla di Balotelli ribadisce le perplessità sull'esclusione del più talentuoso dei nostri giovani. L'infortunio di Chiellini potrebbe indurre Prandelli a rivedere le sue posizioni, chiedendo un ulteriore sacrificio a De Rossi per un ritorno alla difesa a tre. Ci sono cinque giorni di lavoro e di verifiche sulle residue risorse atletiche, Prandelli dovrà ascoltare, o fingere di ascoltare, i suggerimenti di tanti strateghi improvvisati, per fortuna ha l'intelligenza e la preparazione per decidere al meglio. Poi gli interpreti dovranno assecondarlo, cancellando le amnesie di Poznan.

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