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Giovanni Massini AMSTERDAM Ci è capitato spesso di ripetere che le ibride, quel tipo di auto spinte da un motore endotermico, coadiuvato da un elettrico, rappresentano un punto di passaggio obbligato, verso la mobilità a «O» emissioni.

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Aquesto punto, detto fuori dai denti, l'utente, prima di acquistare, deve fare due conti: quanto costa un'ibrida a parità di prestazioni ed allestimenti, quanto consuma, quanto incide la manutenzione, che tipo di agevolazioni ci sono ed anche che tipo dei ibrida si va ad acquistare. Calcoliamo che un sistema del genere, necessariamente, porta con se un aggravio in termini di peso, per motore e batterie e che l'ausilio dell'elettrico interviene sui consumi, soprattutto in città. Dunque, se l'auto viene utilizzata prevalentemente per lunghe trasferte, un buon diesel è ancora concorrenziale e se l'ibrida costa troppo, nonostante un risparmio in carburante, il gioco non vale la candela. In questo caso, la Toyota è andata molto vicina alla quadratura del cerchio, perché ha presentato la prima «City car Full Hybrid» del mercato, il primo mezzo dedicato ad un utilizzo prevalentemente urbano, capace di procedere, anche se solo per brevi tratti (circa 2 km), a «O» emissioni e, soprattutto, capace di cavarsela con consumi da record. L'abitabilità ed il vano di carico restano invariati, con un bagagliaio da 286 litri (768 con i sedili abbattuti) e le prestazioni non hanno nulla da invidiare alle sorellastre a benzina e diesel. Ma veniamo al dunque. Dopo Prius e Auris, in casa Toyota arriva la Yaris Ibrida, una cittadina delle dimensioni interessanti: lunga 3,905 mm (è cresciuta di 20 mm), larga 1.695 mm, con un diametro di sterzata contenuto in 4,7 metri (praticamente gira su se stessa). Anche se il look è rimasto sostanzialmente invariato, sono stati effettuati numerosi affinamenti su spigoli e sottoscocca, con un'ottimizzazione dei flussi ed un miglioramento del Cx, che arriva a 0,286. Il sistema utilizzato è lo stracollaudato «Hybrid Synergy Drive». Il motore termico, in origine di 1.8 litri, è stato ridotto a 1.5 cmc, mantenendo l'architettura a ciclo Atkinson (rispetto ad un normale 4 tempi benzina si distingue per un rapporto della fase di espansione, maggiore di quello di compressione), ed è stato alleggerito del 10%. Ridimensionati anche gli altri componenti del sistema: il motore elettrico risulta più compatto del 20%, la PCU è stata alleggerita del 12% ed il gruppo differenziale è stato accorciato del 6% ed alleggerito di 11 kg. La batteria ed il serbatoio, per non rubare spazio, sono stati posizionati sotto la fila dei sedili posteriori. In totale, l'aggravio di peso di tutto il sistema è di circa 30 kg, il che ha reso necessario un riallineamento del sistema di ammortizzazione. Il cambio è affidato ad un automatico di tipo Cvt (a trascinamento continuo). Nel dettaglio: il motore termico eroga: 74 Cv con 111 Nm di coppia massima e l'elettrico, un asincrono a magnete permanente, ne genera 61, con 169 Nm di coppia. Come da copione, la sommatoria matematica non rappresenta mai le potenzialità del mezzo, che in questo caso è accreditato per 100 Cv. L'auto tocca i 165 km/h di velocità massima, accelera da 0 a 100 in 11,5 secondi e, soprattutto, su misto, è accreditata per consumi di 3.1 litri per 100 km, con livelli di emissioni pari a 0,79 g/km. Abbiamo scorrazzato un paio di giorni, con una Yaris Ibrida, per le vie di Amsterdam, alternando molto traffico urbano a qualche tratta autostradale. Non abbiamo volutamente guidato in maniera ostentatamente risparmiosa ed abbiamo rilevato un consumo di circa 4 litri per 100 km. Decisamente un bel risultato, che tradotto in cifre comprensibili, fa la bellezza di 25 km/litro. All'interno, c'è uno strumento che indica la ricarica della batteria ed il tipo di guida: basta mantenere l'ago verso il centro e si consuma poco. Il rumore, al contrario di altre motorizzazioni affidate a cambi Cvt, non è mai eccessivo. Non c'è il classico ronzio da regime di giri esasperato, anche perché una centralina intelligente, bacchetta i picchi troppo alti e stabilizza la rotazione su un ritmo costante ed ecologico. La leva del cambio ha anche la posizione "B", che rallenta l'auto e ricarica la batteria. La frenata è comunque rigenerativa e produce ricarica. Una particolarità: in caso il sistema elettrico si pianti, la Yaris Ibrida seguita comunque a procedere, soltanto con il motore benzina. La garanzia totale è di 3 anni o 100.000 km, la batteria, invece, è garantita 5 anni, anche se, ci assicurano, è nata per durare quanto l'auto. Gli allestimenti sono tre: Lounge, che già monta il climatizzatore, lo stereo Cd e tutta l'elettronica per la sicurezza; la Lounge plus e la Style.

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