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La Polonia si illude poi è «graziata» dai greci

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Partonoforte i biancorossi spinti dai cinquantamila sostenitori accorsi nel nuovo tecnologico stadio di Varsavia: se gli ellenici si muovono al ritmo del «Sirtaki», i gioiellini della Bundesliga Lewandowsky e Blaszczykowski spaventano la difesa avversaria con i soliti inserimenti in velocità. Non è un caso che il vantaggio dei padroni di casa si costruisca proprio sull'asse firmato Borussia Dortmund: al 17' Piszczek si invola sulla destra disegnando un cross perfetto sulla testa di Lewandowski, che da pochi passi infila il pallone sul secondo palo. Gli equilibri sembrano spostarsi definitivamente quando lo spagnolo Carballo mostra al 43' il rosso a Papastathopoulos: il secondo cartellino giallo (molto discusso) manda anticipatamente sotto la doccia l'ex difensore di Genoa e Milan. Nella ripresa cambia il ritmo e a sorpresa al 51', Salpingidis (subentrato ad uno spento Ninis) sfrutta al meglio l'indecisione della retroguardia polacca appoggiando senza problemi nella porta sguarnita il pallone del pareggio. Contraccolpo pesante dell'undici biancorosso, che rischia di capitolare al 63', quando Samaras svirgola di sinistro una buona occasione all'interno dell'area. Al 68' Fernando Santos pesca un altro jolly: il tecnico portoghese si gioca la carta Fortounis, che appena entrato lancia Salpingidis solo davanti a uno spaventato Szczesny. Tocco sulla caviglia, calcio di rigore e rosso diretto per l'estremo difensore dell'Arsenal. Dal dischetto si presenta capitan Karagounis: destro morbido e poco angolato intercettato dall'esordiente Tyton. La Grecia regge e riparte in contropiede, spaventando ancora gli avversari con il solito Salpingidis. Raggiunta la parità numerica le due formazioni lasciano scivolare un match poco tecnico, ma vivace e divertente. Per i padroni di casa, la gara fra quattro giorni con la Russia sembra già uno spareggio.

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