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Ferrari si riscatta e «vola» su Montecatini

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Tappalunghissima (255 km), maltempo incontrato sul percorso, fuga a 6 e poi a 5 (Saez, Kaisen, Denifl, Delage, Boaro e Ponzi, quest'ultimo presto staccatosi), scatti sulla salitella di Vico a 12 km dal traguardo (il più importante ha visto in azione Visconti con Gatto, Vicioso e Caruso), ma il destino di questa 11ª frazione era la volata conclusiva. Superata la buriana dovuta alla scalatina, ci si è ritrovati catapultati direttamente nello sprint, con la Sky di Cavendish a recitare il consueto ruolo di squadra guida, e la Saxo a fare da sparring partner. Ai 2 km un tentativo d'anticipo di Ballan non ha sortito effetti, così come un'azione simile ancora di Visconti agli 800 metri. Le sorprese dovevano comunque ancora venire: sull'ultima curva a destra il treno Sky è infatti deragliato malamente, con Kennaugh uscito larghissimo dalla svolta, e Thomas che gli si è impiantato dietro, provocando la caduta di Modolo, Colbrelli, Navardauskas, Impey e JJ Haedo. Della confusione ha provato ad approfittare Vaitkus, partito per una volata lunghissima, ma meglio ancora ha saputo avvantaggiarsi Ferrari, una vera scheggia fuori dalla curva: il bresciano ha saltato il corridore della Orica ed è andato a vincere in maniera nettissima. Secondo, in rimonta spettacolare ma insufficiente per un successo, Francesco Chicchi; terzo Vaitkus, solo quarto Cavendish. In classifica, a parte i tre quarti di minuto persi per strada da Schleck, non c'è molto da segnalare: il lussemburghese scivola a 2'11" da Joaquim Rodríguez in rosa, per gli altri le distanze restano più o meno invariate. Oggi a Sestri Levante potrà arrivare una fuga, dopo un percorso accidentato. Agguati? Possibile che ce ne sia qualcuno. In ogni caso, sono richiesti agli uomini di classifica occhi aperti e nervi saldi.

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