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Altri addii Dopo Nesta via Gattuso e Inzaghi

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Persolo scudetto, la squadra dei «Meravigliosi» si disgrega pezzo dopo pezzo. Tre addii importanti in due giorni e una certezza: la rifondazione voluta da Allegri, già cominciata lo scorso anno con la sofferta e poi pagata rinuncia alla classe di Pirlo, verrà definitivamente completata in estate. Una scelta difficile, ma necessaria. «È arrivato il momento di farmi da parte e lasciare spazio agli altri - ha spiegato Gattuso, salutato da Galliani con un regalo, il cd di Fausto Leali con la canzone "Mi Manchi" - ma questo è solo un arrivederci: giocherò un anno all'estero e poi vedremo. Il Milan ha fatto per me più di quello che abbia fatto io per la società. Dove andrò? Non lo so, per ora non ho offerte». Dopo aver vinto tanto (2 scudetti, 2 Champions, 2 Supercoppe europee e altrettante italiane, un Mondiale per club e una Coppa Italia), Gattuso lascia il Milan ma con ogni probabilità tornerà presto con un incarico dirigenziale. E magari un posto in società potrebbe esserci anche per Inzaghi. «Le prime settimane mi avete studiato - ha scritto l'attaccante rossonero in una lettera inviata ai tifosi - ci siamo guardati, poi ci siamo innamorati. Ad Atene la realtà è andata oltre i sogni: due gol contro il Liverpool, due anni dopo Istanbul, la settima Champions. Voglio che sappiate una cosa: ho giocato e vinto per Noi». Il Milan ringrazia e guarda avanti: per ora, oltre al rinnovo di Yepes, ci sono Acerbi, Montolivo e Traorè. Ma l'estate è appena cominciata. Dan. Pal.

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