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Stramaccioni e Allegri restano

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Ilpresidente della Juventus arriva alla riunione della Lega Calcio con tutta la gioia possibile all'indomani della vittoria del titolo da parte della squadra bianconera. Parla di orgoglio ritrovato, elogia il lavoro svolto da Antonio Conte, vede in Del Piero un simbolo esattamente come lo furono Boniperti e Platini. «È un momento - dice Agnelli - di estremo orgoglio per tutti gli juventini. Credo che questo sia l'aspetto più importante. C'è stata tanta emozione perché abbiamo raccolto i frutti di due anni di lavoro durante i quali la società è stata rinnovata. È stato un percorso tortuoso, difficile ma - aggiunge - gli investimenti hanno dato ottimi risultati». Parole di grande riconoscenza verso l'allenatore che ha reso possibile tagliare il traguardo del titolo: «Conte è stato l'acceleratore di tutto. Ha trasmesso alla squadra il messaggio che io stesso gli comunicavo in sede. È stato uno dei principali protagonisti insieme a Marotta, Paratici, Nedved, Rossi. Tutti quanti. Il cerchio si sarebbe chiuso quando saremmo tornati a vincere e siamo tornati a vincere». Grande fair play da parte del presidente che fa i complimenti al Cagliari per l'intensità con cui ha giocato domenica sera. Non è ancora arrivato il momento giusto per fare polemiche riguardo alla terza stella. Eppure il tema c'è e Agnelli ne parla in questi termini: «Gli scudetti sono trenta sul campo. Da Napoli hanno detto che la stagione 2004/05 non fu alterata e quella successiva non è stata indagata. Sulla maglia i tifosi troveranno una bella sorpresa. Noi vogliamo la parità di trattamento, la chiediamo nella giustizia sportiva e nell'ambito della giustizia penale, così come nella nostra vita. Non possiamo subire disparità di trattamento. Questo è un tema verso il quale la società è molto sensibile». Un capitolo a parte spetta ad Alessandro Del Piero, il cui futuro non è perfettamente contornato: «Su Alessandro potrei stare qui a parlare anche 25 minuti per ricordare tutto quello che rappresenta per la Juventus. Potrei elencare le sue qualità di giocatore prima ancora di quelle che ha come uomo. Sono qualità che lo accomunano ad alcuni simboli della Juventus come Boniperti e Platini. Dopodiché, Del Piero ha ancora una partita estremamente importante da giocare, la finale di Coppa Italia. Penso che, se Del Piero potesse chiudere la sua avventura bianconera vincendo due trofei, sarebbe un'apoteosi visto quello che rappresenta». Sulla stessa lunghezza d'onda il direttore generale Marotta: «Sarebbe bello celebrare la stagione con un en plein vincendo la Coppa Italia. Un coronamento giusto per questa annata. Affronteremo questo impegno consapevoli del fatto che dobbiamo onorare la maglia della Juventus». Sul prossimo mercato annuncia la ciliegina sulla torta. «Questo gruppo - spiega - con i giusti ritocchi può essere competitivo per la Champions e non riteniamo di dover intervenire in modo forzato se non per creare più qualità». Infine su Del Piero. «La società già si è espressa in sede di rinnovo di contratto con scadenza 30 giugno 2012 e non voglio entrare più nell'argomento». Anche il diretto interessato, Del Piero, glissa sul suo futuro: «Non è ora di pensare a niente, se non a questo bel momento, a questa vittoria e mi auguro anche alla prossima».

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