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Flaminio suggestivo ma costa molto caro

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Duele strade percorribili: la prima più economica, ma forse più dura per il presidente biancoceleste, porta a un'inevitabile conciliazione con il Coni. Il contratto per rinnovare l'affitto dell'Olimpico è ancora lì che aspetta solo di essere firmato (cosa per altro quasi avvenuta la settimana scorsa, dopo lunghe riunioni, prima della «svolta siciliana» del presidente laziale). La seconda, per certi versi più suggestiva ma altrettanto onerosa, porta allo stadio Flaminio. L'impianto al momento è definito «insicuro» dai tecnici e per metterlo a norma servono dei lavori «pesanti». Difficile quantificare la cifra (tre milioni solo per portarlo a norma col «Decreto Pisanu»: tornelli, prefiltraggi e telecamere di sicurezza varie) che sarebbe comunque superiore ai 10 milioni: almeno per una prima praticabilità da 20 mila posti. Attualmente il Flaminio può ospitare 24 mila spettatori: ma tolte le zone di sicurezza» scenderebba a ventimila «reali». Da non sottovalutare poi il fattore tempo: per realizzare questi lavori ce ne sarebbe davvero poco: e il 30 giugno è tra un attimo. C'è poi la grana parcheggi, perché attualmente il Flaminio agisce in «deroga», visto che non sono previste aree idonee nella zona (in soldoni vuol dire che gli spettatori, pur andando ad assistere ai match a viale Tiziano, sarebbero costretti a parcheggiare all'Olimpico). Ora, mettetevi nei panni del povero laziale che già dovrà fare un «viaggio della speranza» per seguire la sua squadra in Europa (la Sicilia non è proprio dietro l'angolo e il coro della Nord nell'ultimo impegno all'Olimpico è stato abbastanza chiaro: «Lotito a Palermo vacce te!»), in più anche gli attuali sviluppi dell'ipotesi casalinga non sembrano proprio agevoli. E perché? Tutto per 122 biglietti di tribuna autorità!?Ma una cosa normale no eh... Tiz. Car.

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