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Quanti cuori fragili nello sport

Il pallavolista azzurro Vigor Bovolenta

Nel 1969 Taccola fece piangere per la prima volta il calcio, poi toccò a Curi Giordano salvò l'amico Manfredonia. Negli ultimi anni la tragica escalation

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Muamba, Bovolenta e ora Morosini. Tre malori nell'arco di un mese, due giovani ragazzi italiani scomparsi su un campo sportivo. Quando il 25enne centrocampista del Livorno si è accasciato al suolo durante la partita col Pescara, tutti - dai tifosi sugli spalti agli telespettatori davanti alla televisione - hanno pensato la stessa cosa: non è possibile. Morosini purtroppo non ce l'ha fatta, e per Walter Novellino - ex tecnico del giovane bergamasco alla Reggina - «è stato come rivedere Renato Curi», compagno di squadra nel tragico Perugia-Juventus del 30 ottobre 1977. Una partita d'inizio campionato, un temporale giunto all'improvviso e poi quell'ultimo scatto: il 24enne Curi fu tradito dal cuore, cadde al suolo e poco dopo morì. Una morte improvvisa, come già quelle dei giallorossi Attilio Ferraris e Giuliano Taccola. Ferraris IV, primo giocatore della Roma a vestire la maglia della Nazionale, scomparve nel maggio 1947 durante una partita tra vecchie glorie. Il 25enne Taccola, colpito da un malore nel marzo 1969 negli spogliatoi di Cagliari, si spense invece in ambulanza nel tragitto verso l'ospedale. Vent'anni dopo un altro calciatore della Roma fu colpito da un attacco cardiaco durante una partita. Per fortuna, però, Lionello Manfredonia sopravvisse al malore, soccorso dall'amico ed ex compagno di nella Lazio Bruno Giordano. Sembrerà forse strano, ma negli ultimi dieci anni il numero delle tragedie in campo è drammaticamente aumentato. Il 26 giugno 2003 il mondo intero rimase scioccato dalle terribili immagini del malore che mise fine alla vita del 28enne nazionale camerunese Marc Vivien Foè. E come dimenticare il dramma del 22enne Antonio Puerta, giocatore del Siviglia vittima di diversi arresti cardiaci durante la partita giocata contro il Getafe il 25 agosto 2007? Tre giorni dopo lo spagnolo si spense, appena due mesi prima della nascita del primogenito Aitor Antonio. Negli ultimi 5 anni la stessa sfortuna è capitata al 35enne scozzese O'Donnell, al 26enne spagnolo Jarque e al 34enne giapponese Matsuda. Tante, troppe tragedie fino al recente caso di Fabrice Muamba, congolese del Bolton colpito da un malore lo scorso 17 marzo durante la partita di FA Cup contro il Tottehnam. Incontro subito sospeso, tanta paura e poi, dopo tre giorni, la lieta notizia: Muamba è fuori pericolo.  Una sorte diversa, purtroppo, è toccata al campione azzurro della pallavolo Vigor Bovolenta: lo scorso 24 marzo il 37enne ex Nazionale si è accasciato al suolo durante una gara di B2 e poco dopo è morto tra le lacrime di amici, familiari e tifosi. Le stesse lacrime che ora l'Italia versa per Morosini.

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