Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Due sconfitte consecutiv

default_image

  • a
  • a
  • a

AllaLazio, in campionato, quest'anno non era ancora successo. Campanello d'allarme? Crisi imminente? Edy Reja respinge tutte queste ipotesi. Lui ha poco da rimproverare alla sua squadra, se la prende più che altro con la sfortuna e con la poca precisione sottoporta. «Oggi non posso dire molto ai ragazzi - esordisce il tecnico nel dopogara - noi la partita l'abbiamo fatta e penso si possa parlare di sconfitta immeritata. Non come quella col Bologna, sette giorni fa. Allora è stato un ko giusto, ma stavolta un pareggio avrebbe rispecchiato più la realtà». La Lazio, tirando le somme, ha limitato la manovra dei siciliani, ma a sua volta non ha fatto molto per portare a casa i tre punti: «Il Catania è stato semplicemente più fortunato di noi - spiega - questa era la classica partita in cui chi segnava per primo avrebbe vinto. Noi abbiamo sprecato troppo, abbiamo mancato di cinismo, e alla fine quando sbagli dei gol nel calcio lo paghi. Dobbiamo essere solo più cattivi e determinati in fase conclusiva». Un po' di responsabilità, per una volta, c'è l'ha anche Klose. Per il tedesco almeno tre palle gol fallite e una distrazione fatale sul gol del Catania: «Per me lui ha lavorato come le altre volte - lo difende Reja - e sul vantaggio di Legrottaglie mi ha detto che il sole gli ha impedito di vedere il pallone. In fase conclusiva ha sbagliato qualcosa, ma ci può stare ogni tanto». I cambi sono sembrati tardivi per una squadra che era scesa già in campo con diversi giocatori incerottati: «Ma ero condizionato dalle prestazioni di Brocchi e Radu, volevo vedere quanto avrebbero retto. E comunque la squadra stava contenendo il Catania anche dopo i cambi di Montella». Fatto sta che adesso la lotta Champions si fa ancora più complicata: «Noi siamo ancora lì e siamo vivi - insiste il tecnico - la corsa non è finita certo oggi. Ora con il recupero degli infortunati possiamo migliorare e venir fuori da un momento difficile. Per quanto riguarda la lotta Champions credo che le cose si decideranno soprattutto negli scontri diretti. Noi abbiamo il Napoli in casa e Juventus e Udinese in trasferta. Saranno determinanti queste partite». Nel finale Reja è stato espulso da Romeo («non ne capisco il motivo, avevo solo detto che non era stato fischiato un fallo») e così non ha potuto salutare in campo il dirimpettaio Montella. Il giovane tecnico del Catania sta diventando un tabù per il goriziano: tre confronti, due sconfitte e un pareggio. I due si stimano tanto e non è un segreto che in molti vedrebbero bene in futuro sulla panchina biancoceleste proprio l'ex aeroplanino. Lui, Montella, ha incrociato Lotito negli spogliatoi e si è intrattenuto per qualche minuto con il presidente. Poi, ai microfoni televisivi, ha subito voluto mettere a tacere tutte le voci: «Abbiamo solo parlato della gara - ha detto il tecnico rossoazzurro - secondo Lotito non meritavamo di vincere, io la vedevo in maniera diversa». Poi, a domanda precisa su un ipotetico futuro alla Lazio, Montella ha risposto facendo sfoggio di diplomazia: «Non ci sono mai stati avvicinamenti e in questo momento sono discorsi prematuri. E poi io sto benissimo a Catania».

Dai blog