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Cavendish cerca il bis nella Milano-Sanremo

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Ilbritannico ha già vinto la Classicissima nel 2009 e ha tutte le carte in regola per ripetersi, a partire dal meteo, che segnala tempo sereno in Riviera, e quindi rischi di frazionamenti in gruppo limitati dall'assenza di pioggia o forte vento. Cavendish dovrà stare attento, semmai, alle insidie del percorso, che da qualche anno ha «scoperto» una nuova salita (Le Manie, al km 204 dei 298 totali) che nel 2011 fu decisiva, visto che fu teatro di una caduta che spezzò il plotone e mise fuori gioco alcuni favoriti (Hushovd e Freire su tutti). La salita delle Manie si insinua tra le classiche asperità della Sanremo: il Turchino al km 142 (prima di metà gara, quasi certamente ininfluente: l'ultima volta che qualcuno si involò qui risale al 1991 di Chiappucci); i Capi (Mele, Cervo e Berta) tra il km 245 e il 258 (ma il gruppo lanciato a gran velocità a stento si accorgerà delle pendenze); la Cipressa, 5 km di scalata tra il km 270 e il 275 (e qui qualcuno proverà per forza ad attaccare); infine il Poggio, 3.7 km alle porte di Sanremo: dalla vetta mancheranno solo 6 km al traguardo, e più di una volta qualcuno è riuscito a involarsi qui e tenere fino all'arrivo. Vediamo allora i rivali di Cavendish: se la gara (com'è probabile) si concluderà in volata, l'iridato dovrà vedersela con Goss (primo un anno fa), Greipel, Freire, Boonen, Farrar, Degenkolb, e con gli italiani Petacchi (però molto giù di forma), Napolitano, Colli, Modolo e Viviani. Ma se lo sprint sarà anticipato da qualcuno, ecco allora che i riflettori potrebbero accendersi su uomini che comunque potrebbero dire la loro anche in volata, ma che preferiscono ci sia selezione: Sagan, Boasson Hagen, Gilbert, Haussler, Bennati, Gatto; se invece la selezione sarà tanta, occhi puntati su Cancellara, Ballan, Di Luca, Marcato e, perché no, anche Nibali, Cunego o Pozzato. Diretta tv dalle 14.30 su RaiSport2 e Rai3.

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