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Reja è un giallo, tentativo per Zola

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Reja

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Le strade della Lazio e di Edoardo Reja sembrano destinate a separarsi. Al posto del tecnico goriziano dovrebbe sedersi uno tra Luigi De Canio e Gianfranco Zola: con il primo ci sarebbe già un'intesa di massima, ma il vero obiettivo sarebbe il sardo ex Napoli e Chelsea, da tempo pallino di Lotito. Questo il risultato finale di una giornata convulsa, tra colpi di scena e voci incontrollate. La società biancoceleste, alla fine, avrebbe deciso di non accettare le condizioni poste dal friulano per restare sulla panchina biancoceleste. Il condizionale è d'obbligo, visto che alla mezzanotte di ieri l'atteso incontro tra il patron e Reja non era ancora andato in scena e che il tecnico oggi dovrebbe ancora essere a Formello. Tra le sue richieste l'allontanamento del ds Tare dalle faccende «tecniche». Ci sarebbe stata poi anche la pretesa di un rinnovo di contratto, con il passaggio dietro la scrivania nella prossima stagione nel ruolo di direttore tecnico. Ma è un'ipotesi che, nella serata di ieri, Reja avrebbe smentito. La giornata del goriziano era cominciata col ritorno da Madrid e la conferma dell'incontro previsto col presidente. Reja poi si era recato a Formello con la squadra, col ds Tare che aveva raggiunto il centro sportivo autonomamente solo qualche ora dopo. Il tecnico ha diretto l'allenamento come se niente fosse, non ha salutato definitivamente la squadra e, mentre i giocatori lasciavano il centro sportivo abbastanza perplessi, si è chiuso negli uffici di Formello aspettando l'arrivo di Lotito. Il presidente, però, non si è mai fatto vedere.   Così il tecnico, all'imbrunire, ha lasciato a sua volta il campo d'allenamento e ha fatto ritorno nell'albergo di Ponte Milvio dove ha sempre vissuto dall'arrivo a Roma. Lì si è chiuso in attesa di notizie. Come spiegare il ritardo del patron? Presumibilmente con la volontà di lavorare a un'alternativa e non presentarsi a mani vuote al tavolo della trattativa. Nel frattempo, con la società impossibilitata a comunicare sul sito il programma di oggi, allenamento e conferenza stampa pregara, la rabbia di Reja aumentava e Lotito maturava sempre più la decisione di divorziare dal tecnico goriziano, con cui i rapporti erano ai minimi termini. Intanto, dopo una serie di contatti telefonici con Lotito, Gigi De Canio partiva alla volta di Roma e in serata cenava proprio con il patron. In quel contesto garantiva la sua disponibilità ad allenare la Lazio anche per sole 14 partite e con un ingaggio modesto. L'incontro è terminato intorno alle 22.30 e a quel punto tutta l'attenzione si è concentrata sull'hotel River Chateau, dove Reja, ancora in attesa di notizie, cominciava a salutare cuochi e personale dell'albergo. Tutto chiaro? Non proprio, perché Lotito tardava ad arrivare e, nell'incontro con De Canio, non era stata firmata nessuna intesa ufficiale. La mossa sarebbe stata effettuata da una parte per mettere Reja spalle al muro, dall'altra per mettere pressione al vero obiettivo: Zola. Alla mezzanotte passata di ieri non c'era stato nessun incontro Lotito-Reja e, in attesa di novità, il tecnico friulano dovrebbe essere oggi a Formello per allenamento e conferenza stampa. In alternativa si può ipotizzare la presenza di uno tra Simone Inzaghi e Alberto Bollini in panchina domani contro la Fiorentina. Poi il nuovo tecnico, chiunque esso sia - ieri si parlava ancora di Tassotti ed era spuntato anche Almeyda - esordirà nella partita più temuta: il derby.

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