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Daniele Palizzotto La gioia dell'Italtennis è durata poco.

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Nelprimo turno di Davis, sul velocissimo campo indoor allestito all'interno della Cez Arena di Ostrava, la Repubblica Ceca ha schiantato 3-0 la nazionale azzurra, conquistando l'accesso ai quarti di finale e rispedendo l'Italia agli spareggi-promozione di settembre. Un destino prevedibile, si dirà. E in effetti la trasferta in terra ceca era proibitiva per la squadra di capitan Barazzutti. Troppo forti Berdych e Stepanek per i nostri giocatori: nei singolari di venerdì ci siamo difesi con orgoglio grazie alle buone prestazioni del figliol prodigo Andreas Seppi (sconfitto in 5 set da Stepanek) e dell'enigma Simone Bolelli (superato 6-3 4-6 7-5 6-2 da Berdych), ma nel doppio non c'è stata partita. Eppure Barazzutti credeva nella coppia formata dall'uomo Davis per eccellenza Potito Starace e dal talentuoso Daniele Bracciali, reduce da buoni risultati negli ultimi Slam (tre ottavi e un quarto di finale raggiunto al Roland Garros). La verità, però, è crudele: giocare bene nel circuito, da tempo snobbato dai giocatori di vertice concentrati sul singolare, non certifica la qualità di una coppia. E quando i migliori tennisti si cimentano nel doppio, i cosiddetti specialisti arrancano. Ecco perché Starace e Bracciali nulla hanno potuto contro Berdych e Stepanek, rispettivamente numero 7 e 30 della classifica mondiale in singolare. Di rado Thomas e Radek - tra l'altro fresco vincitore a Melbourne in coppia con l'indiano Paes - giocano insieme durante l'anno, ma quando lo fanno in Davis sono imbattibili: tante vittorie illustri (contro Federer-Allegro, Djokovic-Zimonjic, Gasquet-Llodra) e una sola sconfitta, subita dagli spagnoli Lopez-Verdasco. A Ostrava, sotto gli occhi attenti della n. 2 mondiale e prossimo spauracchio azzurro Petra Kvitova (avversaria tra due mesi nella semifinale di Fed Cup), Berdych e Stepanek hanno surclassato (6-3 6-4 6-2) il povero Bracciali e lo spaesato Starace, uomo dei record nei singolari di serie B (15 vittorie e una sola sconfitta) ma in enorme difficoltà in doppio, relegato senza difese né scuse a fondocampo. «Berdych e Stepanek sono fortissimi - ha ammesso capitan Barazzutti - speravo non giocassero insieme. Certo i nostri ragazzi potevano fare meglio, non sono mai entrati in partita. Ho provato a scuoterli senza fortuna. Peccato, nei singolari ci eravamo difesi bene. Comunque la sconfitta in Rep. Ceca era nelle previsioni: ora speriamo di poter giocare il play-off in casa». Difficile consolarsi con quanto accaduto sulla velocissima terra battuta di Friburgo, dove sua maestà Federer si è inchinato prima in singolare contro Isner e poi anche in doppio, regalando agli Usa una netta e imprevedibile vittoria. Italia e Svizzera già rimandati a settembre, dunque, come Germania e Kazakhstan: speriamo solo di non trovare re Roger nell'urna.

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