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Il mercato dei colpi mancati

Carlos Tevez

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I sogni son desideri, e tali rimangono. Il mercato é chiuso, nessun club é stato in grado di esaudire le proprie volontà oniriche. Per settimane, roboanti nomi di campioni hanno accompagnato le giornate degli sportivi italiani. È invece stato un mercato povero, lontano dai vecchi fasti di un tempo in cui i club italiani si accaparravano i migliori talenti del globo a suon di milioni. Il Paese dei balocchi ha chiuso i battenti: anche nel calcio, fino a ieri isola felice di una nazione sofferente dal punto di vista economico, la crisi incomincia a farsi sentire. Alla fine, la montagna ha partorito il topolino.   Esce a braccia alzate solo la Juventus, già capolista del torneo, non tanto per gli acquisti, quanto per le cessioni: se ne vanno infatti Amauri, Iaquinta, Toni e Motta. I dirigenti tirano un sospiro di sollievo, così come i revisori dei conti: il club risparmia un bel tesoretto da poter reinvestire nel prossimo mercato estivo. Operazione da applaudire, sia guardando il bilancio del club, sia osservando l'organico della squadra: diminuiscono i costi di gestione, e i problemi all'interno dello spogliatoio che Conte ora potrà gestire più agevolmente. Ma il vero obiettivo di mercato dei bianconeri, il belga Nainggolan del Cagliari, non é arrivato. A Vinovo si accasano Padoin, Borriello, Caceres e il giovanissimo Bouy acquistato in extremis dall'Ajax.   E che dire del Milan? Le telenovela Carlitos Tevez ha raggiunto picchi di share assoluti quando anche l'Inter si é intromessa nella trattativa. L'argentino resta a Manchester, con la maglia del City. I rossoneri si consolano con Maxi Lopez, panchinaro di lusso a Catania. Briciole. A Milanello arrivano anche Mesbah, Merkel, Muntari e Roggia, giovane brasiliano prelevato dall'Internacional. Anche ai dirigenti dell'Inter é rimasto il colpo in canna: il vero sogno si chiamava Lucas, promettente talento brasiliano, classe 1992, che il San Paolo non ha voluto cedere, almeno al momento. Il fantasista é rimasto in Brasile. Al contrario del suo connazionale Juan Jesus, difensore che sarebbe dovuto approdare al Novara, in prestito, e invece si veste di nerazzurro. Moratti si può comunque consolare con l'acquisto del centrocampista colombiano Fredy Guarin. Operazione importante per un calciatore seguito anche dalla Juve: Marotta e Paratici, costretti a scegliere tra lui e Caceres per la possibilità di tesserare un solo extracomunitario, hanno preferito l'esterno uruguagio. Nell'ultimo giorno di mercato ad Appiano Gentile arriva anche Palombo, ex capitano della Sampdoria. L'Inter lo ha preso in prestito per poco più di un milione di euro: per riscattarlo ne serviranno altri tre. Dal canto suo Ranieri deve salutare Thiago Motta, che va al Paris Saint Germain in cambio di 9 milioni di euro. Lascia Appiano Gentile anche Coutinho, per andare in prestito all'Espanyol. Il Napoli piazza il colpo in attacco acquistando dall'Universidad de Chile Edu Vargas, promettentissimo attaccante cileno che però nelle prime uscite è apparso ancora un po' spaesato. È stato un mercato di basso profilo per Lazio e Roma.   Molto attivo, al solito, il Genoa che acquista per otto milioni l'attaccante Alberto Gilardino dalla Fiorentina, prende per giugno la metà del cartellino della punta juventina Ciro Immobile, attualmente in prestito al Pescara, tessera Belluschi del Porto, Biondini del Cagliari e Simic dello Slavia Praga. La Fiorentina si consola con l'attaccante brasiliano Amauri, e col centrocampista Olivera prelavato dal Lecce. Salta all'ultimo istante l'acquisto dell'attaccante El Hamdaoui dall'Ajax: i lancieri hanno chiesto delle garanzie bancarie in extremis che i dirigenti viola - con le banche chiuse - non hanno potuto produrre. L'Udinese alla fine riesce nell'intento di agiudicarsi il mediano Pazienza: in attesa del ritorno dei calciatori impegnati nella Coppa d'Africa, Guidolin dovrà fare di necessità virtù. È stato un mercato in cui le provinciali hanno recitato un ruolo importante, nel loro piccolo. Nell'ultimo giorno di mercato il Cesena si aggiudica Iaquinta della Juve, Santana del Napoli e Del Nero della Lazio, confermando anche Parolo che non si muove dalla Romagna. In Emilia le cose vanno decisamente peggio: al Bologna arriva in prestito l'attaccante del Lione Belfodil, insieme agli ex juventini Sorensen e Taider. In precedenza era stato tesserato Rubin dal Torino. Il Parma non va tanto meglio: arriva Mariga per rafforzare il centrocampo, e poco altro. In partenza, destinazione Sampdoria, l'attaccante Pellè. Tra i club più attivi c'é il Novara che ieri ha presentato il nuovo allenatore Emiliano Mondonico. In Piemonte sono arrivati Rinaudo, Caracciolo, Mascara, Jansen e Moires da Silva. Il Lecce di Cosmi punta sull'esperienza dei centrocampisti Blasi e Delvecchio, e su un vecchio cavallo di ritorno, l'attaccante Valery Bojinov rilevato dallo Sporting Lisbona. L'ultimo colpo del Palermo é Viola, centrocampista rilevato dalla Reggina. Il colpo più eclatante di Zamparini, dopo aver riportato il difensore Bovo e tesserato il regista Donati, é senza dubbio l'acquisto in compartecipazione del portiere Viviano. Non é stato da meno il presidente del Cagliari Cellino che dopo aver preso Dessena, ha acquistato Pinilla. Gli ultimi due colpi del Catania sono un portiere e un attaccante: dalla Lazio arriva Carrizo, dal Toro Ebagua. L'Atalanta si rinforza con Stendardo e Carrozza, il Siena sceglie Bogdani per l'attacco.

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