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Il Napoli ci riprova senza Lavezzi

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Eccocosa divide la Roma e De Rossi dal lieto fine di una telenovela snervante. Il rinnovo con la clausola rescissoria è una soluzione ormai condivisa dalle parti, ma resta da risolvere un problema più spinoso rispetto ad altri dettagli: stabilire prezzo e periodo di validità della via d'uscita che il centrocampista vuole garantirsi nel nuovo contratto. Il dg Baldini e il procuratore Sergio Berti sono tornati a discuterne faccia a faccia giovedì scorso a Roma, in un incontro tenuto segreto. Distanti le posizioni di partenza: la società vorrebbe una clausola da almeno 20 milioni, il giocatore da 10. Si continua a trattare a oltranza, su una base piuttosto solida: la volontà comune di arrivare alla firma di un rinnovo quinquennale e l'accordo di massima su un ingaggio da circa 6 milioni, compresi i bonus. Una guerra di nervi, con De Rossi in posizione dominante e la società appesa alla sua decisione. Il centrocampista ha messo da parte le sterline del Manchester City ma sta sfruttando al massimo la forza contrattuale acquisita la scorsa estate, quando ha deciso di iniziare la stagione in scadenza. Dal canto suo la Roma può solo parare i colpi perché l'alternativa alla firma sarebbe un suicidio: l'addio a parametro zero di «Capitan futuro». La cessione a gennaio, infatti, è esclusa a priori. De Rossi ostenta una grande tranquillità e si sta giocando la «partita» anche davanti alle telecamere. «Quando tutto sarà deciso spiegherò tutto quanto - ha ribadito a Catania - soprattutto ai tifosi della Roma che sono i primi che devo informare: il mio sogno resta quello di vincere con questa maglia». Dall'altra parte del tavolo c'è Baldini, che ha chiesto agli altri dirigenti di occuparsi in autonomia della questione e ha preferito adottare la strategia del silenzio. Per il dg è diventata quasi una sfida personale, mentre il ds Sabatini può solo attendere l'esito della trattativa: tutte le strategie di mercato passano inevitabilmente per la conferma di De Rossi. La proprietà americana ha dato il suo assenso per aumentare l'offerta al centrocampista, a costo di rinunciare ad altri acquisti. E Pallotta si è speso in prima persona per garantire alla società e agli stessi giocatori che costruirà una Roma da scudetto per la prossima stagione. De Rossi aveva bisogno di sentirselo dire e la visita di «Jim» a Trigoria ha contribuito ad alimentare la sua voglia di legarsi a vita al club giallorosso nonostante le lusinghe del Real. Totti stesso è sembrato convinto dalle parole di Pallotta. «L'anno prossimo - ha detto il capitano sabato - spero ci sia una Roma ancora più forte:voglio vincere un altro scudetto». Insieme a De Rossi.

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