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Il sorriso di Lisa salta sul mondo

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La Demetz è la prima italiana a salire sul podio della coppa del mondo

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Questaè Lisa Demetz, «la ragazza della prima volta» per il direttore tecnico del salto speciale Ivo Pertile, perché «quattro anni fa vinse la prima medaglia della storia del movimento femminile e ora con il 3° posto ottenuto a Hinterzarten è diventata la prima azzurra a salire sul podio in Coppa del mondo». Sarà un caso, ma forse non lo è. Giusto un anno fa, sempre in Germania ma quaranta chilometri più a nord, la squadra di salto e l'Italia intera piangevano la scomparsa di Simona Senoner, 17enne atleta altoatesina colpita da una grave infezione virale poche ore prima della gara dal trampolino di Schonach. Ieri, nell'anniversario che nessuno avrebbe mai voluto vivere, la Demetz ha centrato un risultato storico «con l'aiuto di Simona dal cielo». Il destino, qualche volta, riserva strani scherzi: prima lo spostamento della gara da Schonach e Hinterzarten, lontano da un dolore troppo forte per essere vissuto ancora, poi il rinvio della gara dal venerdì al sabato, infine l'annullamento della seconda manche per la fitta nevicata e l'ufficializzazione della classifica del primo salto, con Lisa meritatamente al 3° posto. «Credo che in questi giorni sia successo qualcosa di incredibile - confessa la Demetz - Simona mi ha aiutato a volare nel primo salto, poi ha fatto aumentare il vento e mi ha regalato il podio: mi viene da ridere e allo stesso tempo da piangere». Il ricordo dell'amica è indelebile, il primo podio in Coppa - centrato oltretutto alla seconda gara ufficiale - è una gioia immensa. Solo un mese fa, dopo il 18° posto ottenuto all'esordio sul trampolino di Lillehammer, la Demetz aveva affidato alle pagine del proprio sito una sobria delusione. «Purtroppo non è andata come speravo - scriveva la 22enne di Bolzano - ma ora ho tre settimane d'allenamento e posso prepararmi al meglio». Lisa è così, sempre positiva e comunque solare, come appare anche dalle tantissime foto pubblicate sul sito. Ama la pizza e odia le persone invidiose, qualche volta prima di saltare si fa prendere dal nervosismo ma non guarda mai indietro, insegnamento de trampolino, sport pericoloso e spettacolare. Lo scorso febbraio, catapultata nel tempio di Holmenkollen per il primo mondiale di salto femminile, aveva chiuso al 13° posto frenata un po' dall'emozione, ma pochi minuti dopo aveva ritrovato il sorriso e festeggiato la storica medaglia d'argento conquistata dalla compagna Runggaldier. Ieri l'impresa l'ha firmata in prima persona, battuta solo dall'elvetica Windmueller e dalla statunitense Van, con la giovanissima Evelyn Insam ottima 6ª, la Runggaldier 25ª e la compagna di stanza Roberta D'Agostina 41ª ma felice. Oggi a Hinterzarten si replica (ore 14.15, Eurosport 2): Lisa torna sul trampolino, sempre e comunque con il sorriso, magari per continuare a scalare la classifica generale e regalare una nuova splendida impresa all'amica Simona.

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