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Paolo Dani TORINO Abbuffata sì, ma di gol sbagliati, per la Juventus.

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Volendotrovare un difetto ai bianconeri, che stanno compiendo miracoli e continuano a sognare in grande, è proprio quello palesato fin dalle prime partite: sprecano troppo e non chiudono le partite. Nel primo tempo il museo degli orrori è ricchissimo: Pepe fuori in diagonale, Giaccherini solo davanti a Ujkani, Del Piero in girata, Del Piero ancora di punta, Giaccherini di testa debole e parato. Nella ripresa lo score non migliora di tanto: al 1' Del Piero appoggia dolcemente ma clamorosamente fuori da cinque metri e successivamente si fa precedere con la palla solo da appoggiare in porta. Poi conclude lo show Giaccherini, lanciato alla perfezione da Quagliarella, con una ciabattata di piatto debole da tre metri. Per fortuna di Conte, Pepe aveva aperto subito (3'), complice la dormita generale della difesa ospite, che aveva fatto passare un traversone basso di De Ceglie. E Quagliarella, quando cominciava a subentrare l'ansia, ha timbrato di testa, su angolo, il raddoppio a un quarto d'ora dal termine. Il Novara non è quasi mai esistito, ma in chiusura dei tempi aveva presentato prima Rigoni e poi Rubino soli davanti a Buffon: debole il primo e mezzo miracolo del portiere sul secondo. Insomma, non esiste che una squadra nettamente superiore come la Juve soffra a tal punto con un avversario reso ancora più debole de Tesser, che ha confermato la linea Maginot a 5 in difesa, lasciando così il centrocampo in mano a quello già più forte di Conte. Diverse le novità di oggi: ottimo il ritorno di Quagliarella, triste quello di Del Piero, che non è per niente in forma e non ama affatto la posizione di esterno d'attacco. Giaccherini, come vice-Vidal, ha lavorato bene in costruzione, ma ha fallito due gol che gridano vendetta e avrebbero chiuso la partita nel primo tempo. Comunque, è stato superato anche il test di avere una defezione per reparto (due squalificati e un infortunato, Vucinic). Buono anche il ritorno di Chiellini centrale, strepitoso Pepe, il fratello gemello di quello dello scorso anno. Il Novara ha conquistato due categorie in altrettanti anni con il gioco: a fare le barricate non è proprio capace. Ha subìto gol dopo tre minuti con una disattenzione collettiva che fa a pugni con la densità di difensori per metro quadro decisa dal tecnico. La Juve è di nuovo in testa ed è attesa mercoledì dal duro test di Udine, dopo il quale capirà meglio se può sognare ancora lo scudetto. Per ora, si frega le mani perché gioca un calcio splendido.

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