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Daniele Palizzotto Vietato sbagliare ancora.

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Untempo fortino inespugnabile, quest'anno il Meazza è diventato stadio-tabù per l'Inter: nove partite giocate in casa, addirittura cinque sconfitte, tre sole vittorie e un pareggio contro la Roma. «Dobbiamo restare sereni e avere pazienza – ha osservato Ranieri – abbiamo ottenuto qualche risultato positivo, ma dopo le ultime sconfitte contro Udinese e Cska Mosca è tornata la tempesta. Dobbiamo superare questo momento difficile con l'aiuto dei tifosi». Ma perché l'Inter gioca così male? «Ci manca il gol – ha spiegato Ranieri – teniamo bene palla ma serviamo in ritardo gli attaccanti. Dobbiamo stare attenti e badare alle piccole cose. In ogni caso i ragazzi ci stanno mettendo orgoglio, grinta e forza, non ho nulla da rimproverare loro. Dovete dimenticare l'Inter campione del mondo: quella squadra non c'è più, Eto'o non c'è più e Milito segnava ogni volta che toccava palla, mentre ora sta attraversando un periodo sfortunato». Come sfortunato è Sneijder, costretto a rinviare il rientro in campo previsto per stasera. L'olandese sembrava aver completamente risolto il problema muscolare al retto femorale della gamba destra rimediato lo scorso 11 novembre, e invece – si legge in una nota ufficiale dell'Inter – «necessita ancora di un periodo supplementare di lavoro specifico». Contro la Fiorentina mancheranno anche capitan Zanetti, squalificato, Chivu, Stankovic e Forlan, ma Ranieri vuole assolutamente i tre punti. Anzi, ne vuole 12 nelle quattro partite che precedono la sosta (il recupero contro il Genoa, poi Cesena e Lecce). «Ho parlato con Moratti – ha confessato il tecnico – non è arrabbiato, ma solo dispiaciuto e deluso. Comunque è sempre pronto a incoraggiarci e per questo lo ringrazio». A confortare l'Inter c'è anche la tradizione, con la Fiorentina sempre sconfitta nelle ultime dieci partite giocate a San Siro. «I nerazzurri stanno vivendo un momento difficile – ha dichiarato Delio Rossi, una sola vittoria raccolta da allenatore in 23 gare contro l'Inter – ma hanno grande orgoglio. A Milano incontreremo delle difficoltà, ma certo non ci presenteremo come vittime sacrificali, anche se mancheranno Cerci e Montolivo. Gilardino? Alberto non è un problema per la Fiorentina».

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