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Reja ha voglia di primato

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La Lazio è seconda: se batte il Catania può volare in testa Nuovo modulo e gruppo compatto: ecco la riscossa di Edy

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Ilcampionato non decolla, le grandi sembrano tartarughe e allora i biancocelesti possono provare a scavalcare l'Udinese impegnata nella trasferta di Napoli. Certo non sarà facile battere la squadra di Montella, ex romanista che da queste parti ha sempre fatto molto male, ma il piatto è troppo succulento al di là delle gravi assenze (ai soliti noti si aggiungono le defezioni di Matuzalem ed Hernanes per infortunio e Dias per squalifica). Era il 19 settembre e Reja aveva rassegnato le dimissioni: è passato poco piùdi un mese e lo scenario è completamente cambiato. La Lazio ha rimediato 13 punti in campionato conquistando quattro vittorie e un pareggio (in mezzo il trionfo nel derby) mentre in Europa League è arrivata l'immeritata sconfitta di Lisbona e il confortante pareggio di Zurigo. La rivoluzione è arrivata affidandosi al modulo a romboche non sembrava adatto alle caratteristiche dei giocatori arrivati in estate. E, invece, Reja, dopo aver sperimentato e provato il 4-2-3-1, con l'umiltà che lo ha sempre contraddistinto, è tornato sui suoi passi e ha trovato la quadra. Klose è esploso, Cisse non è ancora al top ma riesce ad essere decisivo con delle giocate di qualità in mezzo alle partite e soprattutto gli acquisti di contorno stanno fornendo un rendimento per certi versi inatteso (non dal diesse Tare che ha scommesso su tutti e sette convinto di aver fatto il possibile con le finanze a disposizione). E così Stankevicius gioca una grande partita da centrale a Firenze, Konko mostra una continuità insperata, Lulic cresce a vista d'occhio e si sta dimostrando un jolly prezioso, Marchetti finalmente sembra tornato ai livelli che lo avevano portato in nazionale durante il mondiale in Sudafrica. Inutile spendere parole su quei due lì davanti, Klose e Cisse, campioni veri, il tedesco meglio di tutti, ma anche il francese ha fatto intravedere colpi fenomenali. Manca Cana, finora l'unico dei nuovi ancora sotto tono ma ci sarà tempo e spazio anche per lui. E allora? Reja ci crede, eccome. È pronto ad alzare l'asticella ma vuole aspettare Natale per vedere che cosa succede lassù. Ieri è tornato dai microfoni di Lazio Style Radio e ha suonato la carica: «Dobbiamo ancora crescere dal punto di vista difensivo. Le occasioni avute dal Bologna sono state frutto di nostri errori in fase d'appoggio: mi aspetto di meglio. Sono contento del ritrovato affetto voglio continuare perchè mi reputo un lavoratore di campo. L'importante è che la gente sia vicina ai ragazzi che ne hanno bisogno. A tal proposito ringrazio i tifosi laziali che sono venuti a Bologna: erano tanti e si sono fatti sentire» Reja si gode Lulic, Marchetti e Ledesma, protagonisti a Bologna di prove sontuose: «Il bosniaco ha giocato fuori ruolo ed è stato bravissimo. Ledesma gioca in un ruolo non suo e difficile per le sue caratteristiche, ma è stato bravo anche lui. Sono molto contento poi per Marchetti: la prova di domenica sera con quei tre interventi decisivi, gli ha ridato fiducia. Spero che Prandelli lo tenga in considerazione. Dispiace solo che non abbia segnato Cisse, ma quell'assist a Lulic è valso come un gol». E ora il Catania senza piangersi addosso per gli infortuni che penalizzeranno il rendimento della squadra: «Siamo in emergenza, mancheranno i tre brasiliani, però abbiamo il dovere di crederci e di continuare la serie anche perdché la rosa è lunga».

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