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Qualche millimetro in meno non basta.

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Ilcapitano, grazie all'ecografia e la risonanza di ieri a Villa Stuart dalla dottoressa Giannini, ha scoperto che il danno sul muscolo della coscia destra si è accorciato di circa il 50%, ma, come prevedibile, non è scomparso. Non è passata neanche una settimana dall'infortunio e per gli allenamenti in campo non se ne parla prima di martedì-mercoledì prossimi. Oggi lo visiterà il responsabile sanitario della Roma Gemignani, poi toccherà a Luis Enrique e il suo staff valutare i progressi giorno per giorno e decidere. Totti non si è ancora arreso ma lui per primo sa che le chance di esserci nel derby sono vicinissime allo zero: troppo pochi 2-3 allenamenti pieni in gruppo per convincere un tecnico esigente come l'asturiano. E poi c'è il rischio di peggiorare l'infortunio. «Speriamo che Francesco possa giocare - dice il compagno Josè Angel - è molto importante per la squadra. Il derby è una partita molto speciale per i nostri tifosi, abbiamo tanta voglia di giocarlo. Davanti avremo una grande Lazio e sarebbe un grave errore preoccuparsi solo di Klose e Cissè. Noi stiamo crescendo e possiamo arrivare lontano». Luis Enrique, intanto, riceve conforto dalle condizioni di Stekelenburg e Lamela. Il primo è rientrato nel gruppo saltando la partitella, il secondo fa progressi insieme a Gago e Perrotta.

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