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Sky: basta scandali o addio soldi dalla Tv

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Tom Mockridge, amministratore delegato di Sky Italia

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«Chi ha in mano le sorti e il futuro di questo sport dia un serio e inequivocabile segnale di discontinuità rispetto ad un passato, già fin troppo generoso di scandali e partite truccate. Solo così, un partner come Sky potrà continuare a garantire ai suoi telespettatori lo spettacolo del calcio e, grazie a milioni di famiglie nostre abbonate, assicurare al calcio italiano i due terzi dei suoi introiti complessivi». È questo il duro monito che l'amministratore delegato di Sky Italia Tom Mockridge lancia al calcio italiano attraverso le colonne del Corriere della Sera. In una lettera aperta al quotidiano milanese, Mockridge esprime una «forte preoccupazione per l'evidente svilimento e le inevitabili conseguenze economiche che questo comporterà a tutto il mondo del calcio». Secondo il manager della principale tv satellitare italiana «c'è un patto di fiducia che lega il tifoso alla sua squadra e questa lealtà non può essere tradita senza distruggere il capitale più prezioso di uno sport così amato: la passione di chi tifa e la credibilità di chi gioca. La televisione è parte integrante di questo patto e in questo ruolo, particolarmente sentito da Sky vista la fiducia di milioni di abbonati e la rilevanza degli investimenti sostenuti in questi anni, non può accettare che venga meno la condizione che le straordinarie emozioni che una partita di calcio sta regalando, e che i nostri giornalisti raccontano, siano autentiche». Mockridge ne ha per tutti, anche per le istituzioni a cui non risparmia una bacchettata. «In attesa che la magistratura faccia il suo lavoro e finalizzi inchieste che attualmente sono in corso - scrive MocKridge - le reazioni degli organi competenti e di controllo non sembrano al momento sufficienti a tranquillizzare i tanti tifosi e a ribadire la ferma intenzione di voltare definitivamente pagina».

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