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Gli azzurri fanno un passo indietro

La delusione di un tifoso azzurro

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Il maestro batte l'allievo. Dopo nove risultati utili consecutivi, l'Italia di Prandelli si arrende 2-0 all'Irlanda del «mito» Trapattoni nell'ultima partita stagionale. Nulla di grave, sia chiaro, perché proprio come ad agosto contro la Costa d'Avorio, il secondo passo falso del ct azzurro arriva in amichevole, mentre la qualificazione a Euro 2012 è praticamente al sicuro (ieri le Far Oer hanno battuto l'Estonia, escludendola in pratica dalla lotta per il 2° posto). La gara di Liegi, del resto, lascia l'amaro in bocca a Prandelli, anche perché maturata contro le riserve dell'Irlanda. Privo dell'esperto portiere Given, di O'Shea, McGeady e soprattutto del bomber Keane, il Trap dà infatti spazio alle seconde linee. Al contrario, Prandelli mantiene la struttura vista nella convincente gara contro l'Estonia, avanzando Montolivo nel ruolo di trequartista e schierando Pazzini al posto di Cassano. Le buone indicazioni delle ultime partite si perdono però sotto l'incessante pioggia di Liegi. L'ottimo pressing dell'Irlanda e le difficili condizioni del campo rendono sterile il predominio tecnico e territoriale dell'Italia: gli azzurri amministrano il possesso palla, ma mai nei primi 45' centrano la porta di Forde. Dimenticando le imprecise conclusioni dalla distanza del volitivo Nocerino (27' e 46') e i tentativi rimpallati di un evanescente Montolivo, l'unica vera occasione del primo tempo capita al 25' sui piedi di Pazzini, che spreca a lato un tre contro tre innescato da Marchisio. Le riserve irlandesi, è giusto sottolinearlo, superano la metà campo soltanto al 13' quando Keoght, dimenticato dai difensori azzurri, si divora un gol già fatto solo davanti a Viviano. Ma gli uomini del Trap conoscono i propri limiti e sono bravi a sfruttare le qualità. E così al 36' passano addirittura in vantaggio grazie a Andrews, che su punizione batte l'incolpevole Viviano. Ciò che più preoccupa Prandelli, del resto, è la mancata reazione del secondo tempo: gli innesti di Matri, Gilardino e Giovinco non cambiano la partita, con l'Italia che centra per la prima volta la porta di Forde al 92', due minuti dopo il raddoppio di Cox. Tra due mesi, contro la Spagna, bisognerà giocare meglio.

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