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Luis Enrique, manca solo la firma

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Luis Enrique

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{{IMG_SX}}Adesso manca solo la firma. L'accordo è praticamente fatto, mancano solo piccoli dettagli, ma sarà Luis Enrique il prossimo allenatore della Roma a "stelle e strisce". È ormai imminente l'arrivo nella Capitale del tecnico spagnolo che, al termine della sua ultima gara con il Barca B,.ha espressamente aperto le porte ad un futuro sulla panchina giallorossa. Il matrimonio dovrebbe consumarsi già entro le prossime 48 ore, anche nell'attesa imminente che la banca provveda alla delega per la firma del contratto, che sarà attribuita domani all'economista Roberto Venturini, da quasi un anno nel Consiglio d'amministrazione della Roma. Superate le questioni sullo staff e le incertezze della famiglia del tecnico. Che, a questo punto, attende soltanto di mettere piede a Roma per conoscere città e squadra che dalla prossima stagione saranno le sue. «La Roma è un dolce che non si può scartare, mi piace molto il progetto, mancano solo i dettagli», aveva ammesso congedandosi dai blaugrana. Dettagli che saranno definiti a breve, anche se oggi sono continuati i contatti telefonici tra Sabatini e il tecnico asturiano, in un incontro a Roma con il ds giallorosso. Per la presentazione ufficiale, invece, non è chiaro se ci sarà, come sembra, una conferenza stampa o un semplice annuncio, per rimandare l'appuntamento, a quando nella capitale arriverà DiBenedetto. Domani ci sarà invece il primo contatto, seppur informale, tra Sabatini e De Rossi per cominciare a discutere del rinnovo del contratto del centrocampista. La nuova era può già contare sulle certezze di quella antica. «Sono orgoglioso di aver fatto la scelta di restare alla Roma, l'ho fatta con il cuore», ha detto Totti a "Radio Monte Carlo". Già, perchè tra i pochi intoccabili della squadra che Baldini e Sabatini hanno iniziato a costruire, c'è senza dubbio il capitano. Il prossimo campionato sarà il ventesimo con la maglia giallorossa, l'unica indossata nella sua carriera e senza alcun rimpianto: «La Roma ha meno visibilità di altre squadre. Se avessi giocato nel Real Madrid o nel Milan sarebbe stato diverso, ma aver indossato sempre un'unica maglia mi da tanta soddisfazione». Cresce l'attesa per il futuro 'Usà: «Mi aspetto una grande Roma che possa vincere anche in Europa, la situazione economica è la cosa più importante per un club, possono fare tanto e mi aspetto tanto da loro. A noi spetterà contraccambiare quello che ci danno». Obiettivo? «Vincere la Champions, il resto è tutto contorno. Se vincessi lo scudetto non lo butto. Ma Se alzassi la coppa potrei anche smettere». Poi, un saluto alla famiglia Sensi: «Li ringrazio, siamo quasi entrati insieme nella Roma e ho conosciuto una famiglia vera che ha dato tutto alla città e alla tifoseria facendo sacrifici enormi che non tutti sanno». Sul fronte mercato ci sono da registrare le parole di Marcelo Simonian, agente di Pastore ma anche di Ricky Alvarez, a Calciomercatoweb.it. «Non stiamo trattando per lui e non è vero che il giocatore sia stato bloccato. A tutti noi argentini piace l'Italia. Sicuramente Ricky potrebbe essere molto felice lì», mentre sul fronte Lamela, è Josè Alberti, esperto di calcio sudamericano a spegnere l'entusiasmo di un suo possibile arrivo di Lamela a Roma. «Non c'è un accordo tra Roma e River per Lamela, si dice che altri abbiano fatto offerte più alte della Roma. Penso che la società giallorossa si sia mossa un pò in ritardo».

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