Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

L'Italia di Prandelli nel segno di Rossi e Cassano

Antonio Cassano, Riccardo Montolivo e Giuseppe Rossi festeggiano il gol in Italia-Estonia

  • a
  • a
  • a

È stata la grande serata della coppia Rossi-Cassano. Come farà Prandelli adesso a dire al barese che se non gioca di più nel Milan non potrà dargli il posto? E come potranno i pretendenti a una maglia per il ruolo di attaccante contestare la preferenza che il ct ha concesso a Pepito Rossi? Sono stati i due attaccanti a tenere la scena, contro la flaccida Estonia a Modena. Un gol a testa, un palo dello "spagnolo", le giocate di un Cassano determinato. Nella ripresa Pazzini ha arrotondato il punteggio. E poi la regia di Pirlo, che ha «saltato» tutto il girone di ritorno nel Milan, ma da juventino si è presentato già in forma... Un palo e molti suggerimenti. Una bella prestazione anche quella di Maggio, grande propulsore sulla destra. Peccato che si sia fatto male Aquilani (uscito inturbantato) che stava giocando una buona partita. Insomma Prandelli sta andando avanti sicuro. Il calore del pubblico modenese ha poi in qualche modo contribuito a far dimenticare agli azzurri la brutta vigilia dopo l'ultimo scandalo calcistico. La vittoria sull'Estonia ha (in parte) risollevato gli animi. Gli azzurri hanno messo così in archivio la qualificazione agli Europei e Prandelli potrà sperimentare senza patemi martedì contro l'Eire di Trapattoni e alla ripresa della stagione la formazione da schierare poi in Polonia e Ucraina fra un anno. BUFFON INOPEROSO Contro gli estoni è andata bene non solo per il risultato: si è visto, a parte i gol, un gioco spesso spumeggiante e Cassano è stato l'animatore del gioco, Rossi il furetto risolutore. Gli esperimenti di centrocampo sono andati bene. Oh, certo l'Estonia ha combattuto, ma ha dovuto arrendersi al maggior tasso tecnico degli azzurri: il traguardo della qualificazione si è allontanato, per i baltici. Gli azzurri dopo dieci minuti hanno cominciato a triturare gli avversari che hanno avuto un Jaager disastroso, un Rahn forte di testa ma lentissimo, Vunk e Zenjov volenterosi, ma inefficienti: Buffon ha toccato una sola palla nel primo tempo. Cassano ha cominciato col tirare su Parejko su una palla di Rossi in profondità, Pepito poi ha costretto di testa il portiere estone a un difficile intervento. Aquilani ha messo in moto Rossi che si è bevuto i due centrali ed ha poi tirato sui piedi del portiere estone in uscita al 19'. Due minuti dopo, Jaager sulla destra ha fatto un erroraccio e Cassano si è impossessato della palla e l'ha affidata a Rossi che in diagonale ha infilato Parejko. PAZZINI MANCA IL 4-0 L'uscita di Aquilani non ha inciso sull'azione degli azzurri, perchè Nocerino (meno brillante) ha fatto bene. Poi Maggio da destra ha bruciato due avversari e ha dato a Rossi che ha colpito il palo alla destra del portiere estone che nulla ha potuto al 40' su un rasoterra diagonale da destra di Cassano su assist di Montolivo. Insomma, consiiderato che i baltici sono arrivati solo due o tre volte in area, si può dire che l'Italia ha dominato, cogliendo un palo con Pirlo su punizione nella ripresa e andando a segno al 23' con Pazzini imbeccato da Montolivo al 23'. Lo stesso Pazzini ha poi mancato il gol del 4-0 un tiro di Giovinco parato e due interventi di Buffon. Insomma s'è vista un'Italia che ha saputo osare la giocata, che ha saputo rischiare, come vuole Prandelli. Una vittoria, quella sull'Estonia, che ha dimostrtato come il ct sia riuscito a far dimenticare agli azzurri le brutture del mondo che li circonda.  

Dai blog