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Capecchi, nuova Italia che avanza

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Scarponie Nibali sono sì sul podio, ma da battuti: scontano infatti una palese subalternità al dominatore Contador (confermatissimo in maglia rosa anche dopo la 18ª tappa di ieri). In più, appunto fino all'altro giorno, gli italiani avevano vinto la miseria di due tappe su 16, con Petacchi e Gatto a Parma e Tropea. Ma il vento è cambiato nelle frazioni da fughe, allorché sono entrati in scena i nostri giovani: prima Diego Ulissi a Tirano, poi - storia di ieri - Eros Capecchi a San Pellegrino Terme. Il toscano, un passato da enfant prodige nelle categorie inferiori e ora vicino ai 25 anni, era diventato professionista men che 20enne, ma fin qui non era mai riuscito a esprimere le sue potenzialità. Ieri invece è stato bravo a entrare nella fuga giusta a 50 km dal traguardo. Dapprima si son mossi in 20, poi sul Passo Ganda il drappello si è scremato fino a ridursi a tre unità: Capecchi, appunto, il belga Seeldraeyers e il bergamasco - uomo di casa - Marco Pinotti. Proprio Pinotti ha preso in testa la volata, ma Capecchi è stato bravissimo a saltarlo negli ultimi 150 metri e a esultare, dedicando commosso la vittoria a un cugino scomparso di recente. Oggi ancora possibilità per fughe da lontano nella Bergamo-Macugnaga di 209 km. Ma il Mottarone (vetta al km 135) e l'arrivo in salita (seppur non durissimo) potrebbero suggerire qualcosa agli sfidanti di Contador.

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