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Rimpianto Coppa Italia Roma fuori con rabbia

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De Rossi

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Ancora l'nter, ancora la Roma che esce battuta. A San Siro, pur non demeritando, i giallorossi di Montella escono anche dalla coppa Italia complice lo 0-1 dell'andata all'Olimpico e restano aggrappati al sogno Champions per non dire che la stagione è stata un disastro. Forse lo è già così, ma il pareggio di ieri sera nello stadio milanese ha mostrato qualche progresso, seppur non sufficiente restare in corsa nella coppa Italia. In finale va l'Inter di Leonardo che affronterà il Palermo il prossimo 28 maggio all'Olimpico di Roma: e questo fa forse ancora più male. Al danno si aggiunge la beffa con lo striscione apparso al centro della tribuna interista: «Er gode Turone erabbono». Partita equilibrata con l'Inter che parte forte e la Roma lentamente in ripresa che guadagna metri sul campo col passare dei minuti. Il nuovo rombo di centrocampo rallenta le sortite nerazzurre, anche grazie a un De Rossi tornato finalmente molto vicino ai suoi livelli standard. Occasioni da reti clamorose nessuna, le due squadre stanno più attente a non prenderle che a darle e all'Inter :va benissimo così. L'1-0 dell'andata all'Olimpico costringe la Roma a dover fare la partita, ma la spinta non è quella che dovrebbe essere con i giallorossi che si perdono negli ultimi metri e sono costretti a provarci da fuori. Dall'altra parte l'Inter non fa molto di più e i due portieri sono di fatto inoperosi. Nella ripresa cambia tutto. Pizarro, già zoppicante durante il riscaldamento, viene sostituito da Greco. La Roma si mette 4-4-2 fino al cambio successivo quando Montella gioca il tutto per tutto: fuori Simplicio dentro Vucinic con i giallorossi che tornano sul 4-2-3-1. Nemmeno il tempo di sistemarsi in campo e l'Inter passa, grazie all'ennesima dormita giallorossa. I difensori della Roma, peccano di ingenuità e si fermano su un fallo di mano dubbio. Eto'o invece gioca, vede lo spiraglio e ci infila il pallone che spacca a metà la gara: fa 1-0 e salita sempre più ripida per ciò che resta della Roma. I giallorossi accusano il colpo e solo un miracolo di Doni su Pazzini (altra dormita difensiva) evita il tracollo della Roma che invece resta in partita. Altri cambi: dentro Milito (Pazzini) e Caprari (Menez) e la differenza forse è tutta lì. L'ingresso di Vucinic da comunque corpo alla manovra giallorossa ma sul doppio palo di Borriello (altra gran cosa del montenegrino) il messaggio è chiarissimo: non è serata. E a poco serve, se non ad incendiare il finale, il gol di Borriello (39') che concede alla Roma altri otto mintui di speranza, assieme al rigore non concesso da Orzato per il fallo di Juan su Milito lanciato a rete. Finisce così. Risultato bugiardissimo che non cambia la sostanza: L'Inter va in finale con il Palermo, per la Roma un'altra amarezza... l'ennesima.  

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