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Pato indiavolato

Il brasiliano del Milan Pato

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Un diamante è per sempre, una doppietta nel derby, anche. Soprattutto se può valere uno scudetto. Alexandre Pato porta in dote tre punti fondamentali per la famiglia Berlusconi: non è un anello di fidanzamento con brillanti, ma poco ci manca. «I gol? Ho una dedica speciale». Una prestazione da incorniciare, quella del brasiliano, una partita monumentale. Finisce tre a zero, con gol su rigore di Cassano dopo la doppietta del brasiliano. Quarantasette secondi, e l'Inter va sotto; i rossoneri sbloccano, sfruttando un'ottima incursione di Robinho su cui Julio Cesar esce alla disperata: la porta resta vuota, Pato è il più rapido di tutti ad avventarsi sul pallone e a mettere dentro. I campioni d'Italia accusano il colpo, sono disorientati dallo schiaffo, fanno fatica a trovare le giuste distanze tra i reparti. I quattro attaccanti messi da Leonardo - bersagliatissimo dal pubblico milanista - non aiutano in fase di non possesso, Van Bommel ha troppa libertà di pensiero, e di azione. Pazzini è incastrato tra Nesta e Thiago Silva, Abate e Gattuso cancellano Eto'o, Pandev viene maltrattato da Zambrotta. Dall'altra parte Pato è irrefrenabile: al 7' serve un invitante pallone per Robinho, ma il brasiliano arriva con un attimo di ritardo, poi fa girare la testa a Cambiasso con un numero d'alta scuola. Al 9' Abate sovrasta in velocità Zanetti e mette in mezzo, Seedorf calcia al volo di sinistro, Maicon para. È rigore: Rizzoli di Bologna lascia correre. I milanisti sono padroni assoluti del campo: la cerniera nerazzurra formata da Cambiasso e Thiago Motta non contiene la marea rossonera. Ma l'Inter al primo affondo sfiora il gol: Zambrotta si addormenta, Pazzini calcia a botta sicura, Abbiati si salva d'istinto. I nerazzurri alzano il baricentro: è un predominio sterile che non produce effetti. Il Diavolo esiste, ed ha le sembianze di Pato: l'attaccante del Milan è straripante. Al 37' Van Bommel colpisce la traversa: l'Inter sembra alle corde, ma reagisce con rabbia. Serve un miracolo di Abbiati per togliere dalla linea di porta un colpo di testa di Thiago Motta: gli interisti protestano ma la palla non è entrata. Al 43' Eto'o sbaglia un'occasione clamorosa dopo un assist invitante di Pandev. In avvio di ripresa Gattuso sventola bandiera bianca: entra Flamini. Ma i rossoneri serrano le linee rimanendo pericolosi. Al 9' Pato si invola verso la porta, Chivu lo stende: rosso diretto, Inter in dieci. Passano otto minuti e il Milan archivia il derby: Seedorf libera magistralmente Abate con un colpo d'esterno, il terzino mette in mezzo, Pato, di testa, mette in porta. Due a zero. Il resto è accademia, con Robinho che fallisce due comode occasioni per il 3-0, e uno stadio intero che saluta con gli olè il torello di una corrida che per i nerazzurri sembra non aver mai fine. Ci pensa Cassano a servire il tris, su rigore, per un fallo di Zanetti. Poi il rosso a Van Bommel, prima di quello incredibile a Cassano. Il finisce in nove ma vince: il Diavolo mette le mani sullo scudetto.

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