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«Se giustizia deve essere fatta, penso che questa sia la volta della Lazio»

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EdyReja si lascia scappare una frase che i conoscitori del derby di Roma non avrebbero mai pronunciato. E non solo per scaramanzia. Tant'è, l'allenatore biancoceleste ci crede, vuole sfatare il suo tabù personale (non ha mai battuto in carriera la Roma) e quello degli ultimi due anni quando sono arrivate quattro sconfitte consecutive contro i cugini. Una striscia terribile anche perché tutti i ko hanno avuto un comune denominatore: la sfortuna sotto forma di arbitraggi negativi e di rigori sbagliati. Reja ripercorre il calvario ma pensa soprattutto alla prossima sfida che vale tantissimo: «La Lazio avrebbe sempre meritato in tutte le partite (tre, ndr) alle quali ho partecipato. Stavolta per noi un successo sarebbe fondamentale soprattutto per la classifica, potremmo coronare quanto di buono stiamo facendo in questo campionato. Dobbiamo entrare in campo per vincere, non siamo una squadra che può fare calcoli. La Roma ci metterà tutto l'impegno possibile, ha una delle ultime possibilità per agganciare la zona Champions». Il tecnico della Lazio si aspetta un avversario ferito dall'eliminazione dall'Europa contro lo Shakhtar: «Penso che i giallorossi arriveranno carichi al derby. Questi appuntamenti regalano stimoli particolari a tutti. Chi scenderà in campo, darà senz'altro il massimo». Concentrazione alta per evitare errori e nessun alibi per l'arbitraggio: «Tagliavento è uno dei migliori fischietti in Italia, sono tranquillo e il risultato dipenderà solo da quello che noi faremo in campo». In conferenza stampa il tecnico era stato ottimista sul recupero del brasiliano Andrè Dias «sta bene, mi ha detto che non sente più dolore», ma dopo l'allenamento si deve arrendere alla triste realtà: il difensore non è stato convocato. Ci sarà, invece, Zarate. «Ha lavorato bene in settimana - spiega Reja - è carico per cercare di dare una grossa mano alla squadra. Piuttosto le persone che ha accanto non stanno facendo il suo bene: il fratello quando parla dovrebbe collegare la lingua al cervello». Frecciata al procuratore ma punta su Maurito e anche sull'assenza di Ranieri che è stato l'arteficie della serie positiva giallorossa: «Con lui non è andata bene, auguriamoci di invertire la rotta ora che c'è Montella. È un tecnico giovane ma molto lucido, mi sta piacendo molto il suo modo di comportarsi». Elogi al giovane collega che si troverà di fronte il più anziano allenatore della serie A. Ma Reja non pensa ai suoi 65 anni, solo a battere finalmente la Roma per avvicinare il traguardo della Champions League che avrebbe sull'allenatore goriziano l'effetto di dieci fiale di gerovital.

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