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Inspiegabile la scelta del rigorista

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Si dice che i sogni muoiono all'alba, quelli del popolo romanista non superano neanche i rintocchi della mezzanotte. Aveva illuso un avvio segnato dalla buona volontà più che dalla ricerca del gioco, palla lunga e pedalare, difesa ucraina non imbattibile. Poi la Roma perde tutto, anche se la castiga un gol in fuorigioco: prima la testa e poi la faccia, severo Webb con Mexes, che però il primo giallo se l'era cercato e il secondo avrebbe potuto risparmiarselo, indulgente con De Rossi, gomitata gratuita a Srna. La follia più evidente, quel rigore che avrebbe riaperto i giochi, Borriello ha rinnegato le gerarchie, è andato lui sul dischetto, Pyatov non si è neanche scomposto. Non aveva giocato male, il centravanti, però alla resa dei conti Montella non è stato ispirato nella scelta: Totti non avrebbe sbagliato, purtroppo era in panchina. Sotto di un gol, con un uomo in meno, la Roma era fuori dall'Europa ben prima del fischio finale, i rimpianti riguardano quella sciagurata gara dell'Olimpico. Rimpianti che non lascia, invece, Adriano, che finalmente se ne torna a casa dopo una presenza virtuale da queste parti. La rescissione del contratto non cancella, anzi accentua, le responsabilità di quanti avevano trovato chiuso, nell'agenzia delle scommesse, lo sportello delle riscossioni. Ranieri ha già pagato, con l'addio, l'ingiustificabile complicità in questa squallida vicenda. Stasera ci prova il Milan, a risollevare il tristissimo bilancio italiano, la storia insegna come le sconfitte interne in Europa abbiano sempre lasciato margini trascurabili alle rimonte. Tuttavia con Ibra e Pato è giusto che le speranze restino vive, anche se il Tottenham ha recuperato il suo giocatore più importante, il gallese Bale, e anche Van der Vaart. Allegri deve sperare che, pur con le tante assenze importanti, la squadra confermi la straordinaria solidità difensiva espressa contro Napoli e Juventus. Per giocarsela tutta sulle capacità dei suoi fuoriclasse, anche perché gli inglesi non vantano sicuramente un reparto arretrato di primo piano. Ci vorrà comunque un'impresa.

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