Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Mutu show, festa Viola

Esplora:
default_image

  • a
  • a
  • a

IlMutu-show rilancia la Fiorentina e condanna all'ennesima sconfitta esterna il Catania, protagonista di un pessimo primo tempo e sempre più invischiato nella lotta per non retrocedere: decide una doppietta dell'attaccante romeno, che proprio ieri era stato «invocato» da Mihajlovic. «Adesso voglio i gol di Mutu», aveva dichiarato l'allenatore serbo, e immediata è stata la risposta di Mutu, decisivo anche nell'azione del terzo gol di Gilardino, sul quale pesa però il netto fuorigioco di Montolivo. Un 3-0 che suona come una lezione durissima per il Catania, che aveva iniziato la partita con uno schieramento tattico piuttosto spregiudicato, vista la contemporanea presenza di Gomez, Maxi Lopez e Bergessio in avanti, Lodi e Schelotto in mezzo. Ma la Fiorentina, subito pericolosa con Gamberini, passa al 21', quando Mutu sfrutta la sponda di Gilardino sull'assist di Santana per segnare l'1-0. Il Catania non reagisce, e anzi subisce il raddoppio qualche minuto dopo, quando Mutu riceve palla dopo un goffo «contrasto» Carboni-Lodi e batte di destro il colpevolissimo Andujar. Un guizzo di Maxi Lopez rivitalizza gli etnei, però Boruc deve intervenire solo alla mezz'ora, quando Bergessio calcia forte ma centrale. Nel secondo tempo la Fiorentina cala il tris in contropiede: cavalcata di Mutu, che si fa metà campo palla al piede prima di scaricare per Montolivo (in fuorigioco), tocco per Gilardino e comodissimo 3-0. Simeone s'infuria (e a ragione) per la svista del guardalinee ma Celi convalida. Adesso è buio pesto per il Catania: lontano dal «Massimino» sono guai per la banda-Simeone. Con la rinascita di Mutu la Fiorentina può ben sperare in questo finale di campionato. Il romeno è tornato al gol dopo tre mesi segnando la prima doppietta stagionale: «La dedico a me stesso e ai tifosi della Fiorentina - dice alla fine della partita - fisicamente non sono ancora al 100% ma sto crescendo e presto sarò al top. Se possiamo lottare per l'Europa? Parlarne non porta bene. Comunque non sono abituato a parlare di salvezza».

Dai blog