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Matteo De Santis Adesso viene il bello.

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Tuttoin sette giorni: da domani a domenica prossima passando per mercoledì. Bologna, Brescia e Inter: il treno dei desideri giallorossi passa da qui. Messa da parte per un bel po' la coppa Italia, in attesa (decisioni della Uefa permettendo) dello Shakhtar Donetsk e di riascoltare la musichetta della Champions, il calendario impone una full immersion di campionato mica da ridere. Non uno, non due ma ben tre incontri ravvicinati che sanno tanto di triplo esame di maturità. Le speranze dell'alunna Roma e del professor Ranieri di lotta dura fino alla fine per qualcosa di grande dipendono parecchio da quello che succederà in questa settimana di straordinari. Il turnover, in una simile situazione, può dare una bella mano. Una Roma per Bologna, un'altra per il Brescia e un'altra ancora per la prima visita a domicilio all'Inter leonardiana. Ranieri, insomma, avrà di che sbizzarrirsi. Per domani, intanto, sta pensando al rientro dall'inizio di Juan, più al posto di Mexes che di Burdisso senior, di Taddei, del duo Totti-Borriello in avanti e ad un'altra apparizione di Perrotta (o in alternativa di Simplicio) da trequartista. Gli acciacchi di Brighi, un doloroso indurimento muscolare all'adduttore della coscia destra (ma l'ecofragia di ieri a Trigoria non ha evidenziato lesioni), e Menez, una contusione con relativo ematoma in via di assorbimento al quadricipite della coscia destra che comunque potrebbe anche non proibirgli di far parte dei convocati, sembrano suggerire proprio questo. Il Vucinic di Torino, indiziato di sacrificio a Bologna, no. Stavolta potrebbe ritoccare a Mirko, con Brescia e Inter a qualcun altro. Dura lex, sed lex: buon turnover a tutti. La prima di una serie di settimane di passione si intreccia con la fine del mercato. Da ieri, visto che il Genoa non ha alzato la cornetta e non si è fatto più sentire, lo scambio Doni-Eduardo sembra naufragato. C'è sempre l'ipotesi del colpo di scena dell'ultimo minuto, ma Doni non pare intenzionato ad aspettare ancora. «Resto sicuramente alla Roma».

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