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Dopo il disastro di Vancouver è argento al Grand Prix di Pechino

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Ein tasca stavolta l'azzurra ha una medaglia d'argento conquistata ieri al Grand Prix di pattinaggio artistico di Pechino che sa quasi di Coppa del Mondo. La redenzione è servita? Così pare. Ma, si sa, Carolina è capace di affondare nel ghiaccio delle Olimpiadi di Vancouver e di risorgere sulle note del «Preludio al pomeriggio di un fauno» di Claude Debussy. Di certo c'è che da ieri la Kostner guarda dal tetto del mondo - anche se dal secondo piano - l'olimpo del pattinaggio artistico. Quel mondo per cui lei sarebbe già troppo «datata» con i suoi 23 anni, quella vetrina da cui è stata esaltata e umiliata. Lei che era troppo innamorata per essere una campionessa, troppo vecchia per vincere ancora, troppo italiana per tenere il passo di americane e asiatiche. Eppure lei è ancora lì, con un secondo posto al National Gymnasium di Pechino che ricorda e conferma gli splendidi piazzamenti delle passate edizioni (bronzo sia a Torino nel 2007 che a Goyang City due anni fa), meglio di lei in casa azzurra avevano fatto solo la coppia del ghiaccio per eccellenza (prima dei romani Faiella-Scali) Barbara Fusar Poli e Maurizio Margaglio, vincitori nella danza a Tokyo nel 2001. Ed è così che, dopo il secondo posto di venerdì nel corto, la Kostner ha decisamente centrato l'impresa (con 178,60 punti frutto dei 116,47 punti ottenuti nel programma libero di ieri - di cui 55,56 negli elementi tecnici e 60,91 nei component) con un programma libero che non ha brillato per la tecnica a causa di un infortunio al ginocchio sinistro che continua a dare problemi, ma che ha puntato tutto sull'espressività e le qualità artistiche della pattinatrice gardanese. L'azzurra si è piazzata dietro la statunitense Alissa Czisny che aveva chiuso il programma libero al terzo posto e che, allenata dalla scorsa primavera da Yuka Sato, ha ottenuto il nuovo primato personale (dopo la vittoria ai Campionati Nazionali del 2009). Alle loro spalle l'astro nascente del ghiaccio mondiale, la giapponese Kanako Murakami (bronzo con 178,59 punti) ad appena un centesimo dalla Kostner grazie al secondo posto nel libero. Carolina, intanto, è tornata. Pronta magari a cadere di nuovo col fondoschiena sul ghiaccio senza per questo darsi per vinta.

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