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È qui la fiesta

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SimonePieretti È la notte delle stelle, la partita più importante del mondo. Barcellona-Real Madrid non è soltanto Guardiola contro Mourinho, o Messi contro CristianoR onaldo: la sfida del Camp Nou è molto di più. I blancos guidano la classifica con 32 punti, uno in più dei catalani che questa sera potrebbero effettuare un sorpasso eccezionale. Mourinho, il solito Mourinho, accende la sfida in sala stampa iniziando dall'arbitro designato per dirigere il classico del Nou Camp. «Il Barcellona è contenta dell'arbitro Iturralde Gonzalez - attacca lo Special One - il Real Madrid lo è un po' meno. Non è un mio pensiero, lo dicono le statistiche. Comunque mi auguro che alla fine della partita si parli solo e soltanto di calcio». Di certo, lo spettacolo non mancherà: Barcellona e Real Madrid sono due formazioni con un potenziale tecnico altissimo, a partire dalle coppie gol. Da una parte Messi e David Villa, dall'altra Ronaldo e Higuain: i madridisti hanno messo a segno fin qui 21 gol, per i blugrana 19. Il fenomeno argentino dei catalani ha segnato al Real Madrid sette gol in otto partite, Ronaldo non è mai andato a segno contro il Barcellona, neppure ai tempi del Manchester United. «Non sono ossessionato da questa cosa - ha dichiarato il portoghese - parlare del mio duello con Messi è una stupidaggine». Al potenziale offensivo delle due squadre è necessario aggiungere Pedro da una parte e Di Maria dall'altra: le difese avranno una serata di straordinari. Sarà una partita stellare: tredici campioni del mondo in campo, otto del Barcellona, cinque del Real Madrid. Valdes, Puyol, Pique, Xavi, Busquets, Iniesta, Pedro e Villa in maglia blu-amaranto, Casillas, Ramos, Arbeloa, Albiol e Xabi Alonso vestiti di bianco. Nella stessa partita saranno presenti dieci candidati al Pallone d'oro: ai campioni del mondo spagnoli (Casillas, Puyol, Xavi, Xabi Alonso, Iniesta e Villa) è necessario aggiungere Ronaldo, Messi, Dani Alves ed Ozil. L'ex tecnico dell'Inter recupera sia Higuain (problemi alla schiena) sia Khedira, che sarà regolarmente in mezzo al campo. «Giocherò con la stessa squadra - ha ammesso provocatoriamente Mourinho - noi non cambiamo il nostro modo di lavorare, né il nostro modo di giocare perchè dall'altra parte c'è il Barcellona. Sono una squadra come un'altra, li tratteremo come un avversario qualsiasi». Dall'altra parte Guardiola fa pretattica: ultimo allenamento a porte chiuse e conferenza stampa soltanto a notte fonda, dopo aver ascoltato le dichiarazioni del suo antagonista. Barça-Real è anche questo.

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