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Fede all'inferno e ritorno

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Dallacrisi d'ansia del mattino alla felicità per il bronzo con la staffetta 4x50 mista del pomeriggio. Federica Pellegrini non lo ammette, sostiene di aver imparato a convivere con il problema. Ma il malore che l'ha colpita nella vasca di Eindhoven ha spaventato lei e tutte le persone che stavano assistendo alle batterie dei 400 metri sl degli Europei. Un problema conosciuto, è vero, ma in parte dimenticato. Giusto due anni fa, durante i Campionati italiani, la Pellegrini fu costretta a fermarsi per la prima volta in gara. Successe ancora dopo poche settimane, e ancora nel marzo successivo. Gli esami chiarirono il problema: crisi d'ansia. Da allora, però, i malori sparirono e la veneta infilò una lunga serie di successi e record mondiali. Tutto bene, almeno fino a ieri. «Ho avuto gli stessi sintomi delle scorse volte - ha spiegato lei - ma niente drammi. Conosco il problema e so che può tornare. Ora sto bene, mi dispiace per i 400 metri ma tornerò in vasca per la staffetta». Promessa mantenuta nel pomeriggio, quando la nuotatrice veneta ha sigillato il bronzo continentale con un'ottima frazione conclusiva. «Sono molto felice - ha commentato la Pellegrini appena uscita dalla vasca - per me e per le mie compagne (Laura Letrari, Lisa Fissneider ed Elena Gemo, ndr). Ci tenevamo tanto a questo podio. Quel che è successo questa mattina è stato preso troppo seriamente. Non è l'inizio di un nuovo periodo di "paura", ma solo un caso sporadico. Ho imparato a convivere con le crisi d'ansia: meglio ora che fra tre settimane ai mondiali di Dubai». Passata la paura per la Pellegrini, la giornata azzurra è stata illuminata dalla fantastica impresa di Federico Colbertaldo, oro nei 1.500 metri stile libero davanti all'ucraino Frolov, all'olandese Kienhuis e al comunque bravo Samuel Pizzetti. Pur nuotando undici secondi sopra il suo personale, il veneto ha confermato l'ottima tradizione sulla lunga distanza agli Europei in vasca corta, dove negli ultimi quattro anni è sempre salito sul podio. Benissimo anche Elena Gemo, argento nei 50 metri dorso a soli tre centesimi dalla croata Jovanovic, e i ragazzi. Fabio Scozzoli, dopo l'oro vinto nei 100, si è confermato mattatore della rana conquistando il bronzo nei 50. E un altro terzo posto è arrivato nella gara regina, i 100 metri stile libero: l'impresa è stata firmata da Luca Dotto, che ha beffato per due centesimi l'ex campione mondiale Filippo Magnini.

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