Montezemolo: non è ancora fatta

Potetepensarlo, bisbigliarlo, ma non dirlo. Lo hanno capito bene a Maranello: dopo il veloce brindisi per il successo coreano, tutta la gestione sportiva, riunita nel padiglione della Logistica, è stata riportata con i piedi per terra dal presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo che sorride anche per il record trimestrale nella gestione ordinaria: +46%. «Innanzitutto voglio farvi i complimenti perché questa bella rimonta è merito vostro. Ho visto una Ferrari perfetta. Voglio che all'estero sia percepita l'immagine di una squadra fatta di gente competente, capace, orgogliosa di rappresentare un'Italia che vince». Poi elogi a Alonso e Massa per il loro rendimento, ma c'è sempre un «ma». «Non abbiamo ancora vinto nulla. Ognuno di noi deve fare la pole nel proprio lavoro, mettendoci umiltà, concentrazione e determinazione. Tireremo le somme ad Abu Dhabi». E via in officina. L'unione fa la forza, in Ferrari la fa il pensiero unico: testa bassa e pedalare. La laurea sarà consegnata nel giro di una settimana: il 7 novembre si corre in Brasile, il 14 negli Emirati Arabi. Interlagos, 71 giri, uno dei meno sicuri del calendario, presenta da sempre un asfalto pieno di dossi a causa dei due laghi artificiali che lo circondano. Non ha segreti per Massa che qui tira fuori prestazioni maiuscole. Il mastodontico autodromo di Abu Dhabi, 55 giri, sorge sull'isola artificiale di Yas Marina. Oggi vicino alla pista sarà inaugurato il Ferrari World Abu Dhabi, primo parco divertimenti ad alta tecnologia per raccontare la storia e le emozioni del Cavallino. In Brasile è importante un motore potente, sia Ferrari che li ha finiti, sia Red Bull che li manda in fumo, dovranno stare attente. Ad Abu Dhabi occorre tanta trazione e un ottimo impianto frenante. Su entrambi i tracciati sarà fondamentale l'ala soffiata. Alonso ha vinto i primi due Mondiali in Brasile proprio dove quest'anno si gioca il match point. Il tris targato Ferrari sarebbe la realizzazione del suo sogno.