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L'Italia non sfonda

Irlanda del Nord-Italia:  Gareth Mc Auley contrasta Mattia Cassani

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Resta il passivo, nel bilancio azzurro a Belfast. Predominio sterile, occasioni fallite, però almeno la difesa non ha sofferto, salvo che per qualche episodio marginale. L'Italia non è più a punteggio pieno, però trova motivi di consolazione nella clamorosa impresa dell'Estonia in Serbia, che rende meno temibile il confronto di martedì a Genova contro Krasic e compagni. Certo, non c'è da esaltarsi, questa era una partita da vincere, non abbiamo trovato le armi per scardinare il chiavistello dei verdi, ai quali il pareggio sembrava già un risultato di sogno. Ma tutto sommato non si è trattato nanche di una serata negativa, anche sul piano delle prove individuali. Cassano ancora una volta protagonista, non ha colpa se i compagni non hanno sfruttato i suoi colpi di genio. Una prova decisamente buona anche quella di Mauri, propositivo e lucido fin dall'inizio, immediata l'intesa con Pirlo e De Rossi, a loro volta all'altezza della situazione. Borriello, invece, soltanto generoso nel pressing, purtroppo non decisivo sotto porta.   L'avvio era stato promettente, disinvoltura nei palleggi, nessuno spazio concesso a rivali intimiditi e quasi incapaci di repliche apprezzabili. Però un intervento scomposto di Chiellini sarebbe stato punibile con il rigore, gli irlandesi si sono limitati a scandire il nome dell'arbitro: «Chapron, Chapron», qualsiasi cosa avessero voluto dire. Ancora Antonio Cassano il più attivo e pericoloso, buoni i movimenti di Mauri, diligenti i due centrali De Rossi e Pirlo, Pepe in difficoltà. Tutto il primo tempo si può sintetizzare in un minuto, a cavallo della mezz'ora. Prima lo spiovente dalla destra sul quale Viviano è rimasto tra i pali e Bonucci ha ciccato l'intervento, per loro fortuna Healey ha mancato, di testa, la porta vuota. Subito dopo Borriello ha ricambiato il favore, calciando sul portiere da posizione più che invitante, Cassano ja sfuiorato l'incrocio sulla ribattuta. Era la prima volta, forse, che il centravanti romanista era riuscito a eludere la trappola del fuorigioco.Tutto sommato, uno spettacolo non memorabile. Nella ripresa, quasi mezz'ora prima di vivere qualche palpito, a senso unico visto che gli irlandesi avevano rinunciato alla fase offensiva. Ma almeno, sostituiti Borriello e l'inutile Pepe, qualche occasione limpida è arrivata, la più facile l'ha mancata Pirlo, poi Rossi non è riuscito a centrare, da posizione defilata, la porta vuota dopo un colpo di testa di Cassani, uno dei più bravi. Tutte le ispirazioni firmate da Antonio Cassano, ancora sul gradino più alto del podio. Qualora ve ne fosse l'esigenza, ulteriore conferma delle boiate di Lippi in Sudafrica: la Slovacchia, la terribile compagine che ci aveva spedito a casa, ha perso 3-1 in Armenia. Sorge il dubbio che ai Mondiali si sarebbe potuto far di meglio. Di peggio sicuramente no.

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