Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Roma: mistero Simplicio

Simplicio

  • a
  • a
  • a

La scommessa Adriano, la certezza Simplicio. Il mercato della Roma era iniziato così, senza spendere un euro. Se sull'attaccante c'erano parecchi rischi da calcolare, nessuno aveva dubbi sul centrocampista. Giocatore solido, serio, un jolly utile in tutte le zone del centrocampo. Tutto giusto. Ma quel giocatore è rimasto a Palermo. A Roma è arrivato un oggetto misterioso. C'è scritto nei tabellini delle prime nove partite ufficiali: il brasiliano ha messo insieme sei panchine, due tribune e appena ventidue minuti in campo nel secondo tempo contro il Bologna.   L'ultima partita l'ha vista dagli spalti del San Paolo. La sua storia in giallorosso è iniziata male. Preso a parametro zero, Simplicio si è presentato con Adriano a Trigoria in anticipo per recuperare il terreno perduto negli ultimi mesi a Palermo. Quando Zamparini ha saputo che si era accordato con la Roma, ha chiesto a Delio Rossi di utilizzarlo il meno possibile. Si è mosso il procuratore federale Palazzi, ma l'inchiesta è stata archiviata. Intanto il brasiliano si allenava tra mille difficoltà. Qualche chilo di troppo e i postumi di una lesione al flessore da smaltire, poi nei primi giorni a Riscone ha accusato un fastidioso problema a un'unghia del piede. Per questo ha saltato gran parte della preparazione e Ranieri gli ha chiesto di aspettare il suo turno. Ma in realtà il tecnico lo «vede» poco in assoluto. «Se stanno bene giocano sempre De Rossi e Pizarro», ha detto nell'ormai celebre monologo prima del Bologna. Un'ammissione che spiega tutto. A centrocampo i titolari sono quei due, se manca uno c'è Brighi e Simplicio rappresenta un'«extrema ratio». Il brasiliano non sta vivendo bene questa situazione. Il suo carattere lo porta a chiudersi in se stesso: a Trigoria è sempre più taciturno. Simplicio è un tipo buono, forse troppo. Se le cose non cambieranno presto, a gennaio finirà sul mercato. Lo aveva chiesto il Milan ad agosto e la Roma non iniziò neanche il discorso. Adesso lo farebbe: bisogna liberare un posto in rosa per un esterno. Ranieri lo vuole e Behrami è ancora lì ad aspettare.

Dai blog