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L'ultimo colpo

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Rosella Sensi

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Un gran colpo, forse l'ultimo. Anzi, probabilmente l'ultimo visto come Rothschild, stimolata da Unicredit, sta cercando di stringere i tempi per la cessione definitiva della Roma. Ma all'attuale presidente giallorosso Rosella Sensi, va riconosciuto il tempismo e la voglia di portare a Roma un attaccante che molto probabilmente resterà nella storia di questo club. Lei stessa nel presentare il nuovo acquisto, tiene a precisare come questa operazione sia potuta avvenire solo grazie al lavoro di squadra fatto dalla «sua» dirigenza. Anche se nel ringraziare il mondo (da Berlusconi a Galliani «coerenti e leali», fino a Bronzetti «l'amico di sempre») per la collaborazione, il numero uno giallorosso dimentica stranamente Unicredit (a piazza Cordusio più di qualcuno ha storto il naso): senza l'ok del quale l'affare non si sarebbe potuto fare.   Ma è il momento della felicità e Rosella non può non ricordare papà Franco: suo mentore. «Mi sono commossa per come i tifosi mi hanno incitato, per me è una gioia immensa vederli felici. Nelle cose che faccio penso sempre a come si sarebbe comportato mio padre, a volte sbaglio a volte meno, ma la mia determinazione e la mia tenacia sono qualità sue». E forse anche quella voglia di strappare qualcosa alla Juve (non solo Borriello, ma anche Burdisso aveva detto «no» ai bianconeri preferendo la Roma): la rivale del passato, proprio quella contro la quale aveva sbattuto più volte il padre. «Per me l'intenzione non era ovviamente quella di fare sgarbi. C'è stato un problema con la Juve nella questione Burdisso che poi si è risolta. Io voglio vederla così il fatto che due campioni siano qui significa che la Roma è una realtà». Butta acqua sul fuoco quando gli si chiede della sfuriata di Ranieri che avrebbe «costretto» la Roma a correre ai ripari dopo il pari casalingo col Cesena. «L'allenatore aveva chiesto Burdisso e lo voleva fortemente, sulla punta non mi ha fatto una richiesta specifica. Quando poi ci siamo sentiti in quelle ore frenetiche mi ha spiegato che Borriello era un acquisto importante». Ma la malinconia è nell'aria e la festa rischia di tramutarsi in melodramma perché la Sensi sa benissimo come questo potrebbe essere un passo d'addio. «Sì, potrebbe essere il mio ultimo acquisto da Presidente - ammette - e non so se con questo mercato i tifosi mi rimpiangeranno: sicuramente rimpiangono Franco Sensi che è stato un grande presidente. Loro devono pensare che ho sempre fatto gli interessi della Roma, anche se qualche volta ho sbagliato». Se non è un ultimo saluto ci assomiglia molto. Continua. «Mi porterò dietro alcuni amici che rimarranno tali. Il futuro? I rapporti con Unicredit sono di grande sintonia e collaborazione. Rothschild sta curando l'aspetto della vendita, deve fare il suo lavoro, quando ci saranno evoluzioni si saprà, ma in questo momento devono lavorare in pace. Pensiamo di aver preso una decisione importante, chi verrà dopo di noi siamo sicuri farà contenti i tifosi e la Roma rimarrà competitiva. Il nome di Franco Sensi rimarrà comunque nella storia ed è quello che vogliamo». L'ultima parola è per Baptista. «Le regole sono molto chiare, i giocatori possono rifiutare le squadre. Però qui si tratta di un comportamento reiterato, chi si è avvicinato al giocatore sono state tutte società di prima fascia. Sto studiando la cosa con i miei avvocati... ma magari è una cosa, quella di queste regole, che bisognerà discutere con Platini».

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