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La caduta delle grandi

Lo stadio di Port Elizabeth visto da dietro una delle porte

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Non è il momento migliore, per i colossi europei. Sorprende la caduta della Germania, che all'esordio aveva vinto di goleada e si è dovuta inchinare alla Serbia. E oggi il Ghana potrebbe andare in fuga, rendendo di estremo interesse lo scontro conclusivo con i tedeschi, penalizzati ieri dal rosso, forse eccessivo a Klose e costretti a giocare per un'ora in inferiorità numerica, autentica pioggia di cartellini sventolati dallo spagnolo Undiano. Nonostante il risultato, ha lasciato ancora impressione positiva la Germania, che avrebbe ampiamente meritato il pari: Podolski ha sbagliato gol fatti e perfino un rigore. Gli aveva offerto l'occasione la sindrome del lemming (i roditori votati al suicidio di massa) alla quale indulgono i serbi: dopo Kuzmanovic con il Ghana, è stato Vidic a prodursi nel più plateale e inutile dei falli di mano in area, l'ha salvato la parata di Stojkovic, riaprendo clamorosamente il discorso qualificazione, anche se la differenza-gol, primo parametro in caso di parità tra due o più squadre, incoraggia i tedeschi. Partita divertente e tanti gol tra Slovenia e Usa, doppio vantaggio per i nostri vicini di casa, insistita rincorsa degli yankees e pareggio nel finale, con misterioso annullamento di una rete che avrebbe regalato la vittoria agli Usa. Tutto sommato, il risultato più gradito per l'Inghilterra di Fabio Capello, impegnata in serata dall'Algeria, però nella più agghiacciante versione degli ultimi due anni. Sembrava di vedere in campo le controfigure di tanti campioni celebrati, e così, dopo l'inevitabile tempesta mediatica, gli inglesi sono obbligati a battere la Slovenia per superare il turno. Oggi buona chance per l'Olanda e per il Ghana per ipotecare il passaggio del turno, più facile per gli africani con l'Australia, il Giappone può creare apprensioni agli olandesi, grandi favoriti del loro gruppo.

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