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Valentino sta bene

Valentino Rossi arriva al pronto soccorso

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 «Forza Vale». Questo il messaggio più forte che arriva dal Mugello dove tutti i protagonisti hanno voluto sottolineare che Rossi non c'è, e quando non c'è se ne sente la mancanza. «Ognuno può sentire il dolore, ma non tutti possono essere una leggenda» con questo cartello si è presentato in griglia Lorenzo, imitato da Simoncelli «Bomber torna presto». Dopo la gara Lorenzo ha inoltre mandato un saluto al compagno ed infine è salito sul podio con la maglietta «Vale 46». Insomma Vale manca a tutti, e probabilmente le gare mancano a lui che non è riuscito a restare lontano dal suo mondo nemmeno 24 ore, infatti raggiunto telefonicamente prima del via della gara ha salutato i tifosi tramite gli altoparlanti del circuito: «Saluto tutti, l'operazione è riuscita e sto abbastanza bene». Tantissimi hanno ricambiato i saluti tappezzando le colline di striscioni: «Senza Vale – non vale», «Vale torna presto» fino a «Senza Vale non è Mondiale». Ma cosa accadrà adesso a Valentino? Rossi è stato operato ed è stato inserito un chiodo per ricomporre la tibia. La prognosi oscilla dai 4 ai 6 mesi, ma tutto dipenderà dal decorso post operatorio: bisognerà attendere che l'osso calcifichi per cominciare la riabilitazione. Un persona normale potrebbe impiegare anche 10 mesi per una completa guarigione ma i piloti sono una razza a parte. Il pilota vuole tornare in sella, ma tutto dipenderà dalle sorti di un mondiale ancora incerto. Se nel momento di rientrare Rossi avesse ancora velleità mondiali allora la riabilitazione sarà velocissima, diciamo 10 settimane. Se a metà luglio il campionato fosse saldamente in mano a Lorenzo allora Rossi si prenderebbe tutto il tempo per una completa guarigione. Intanto impazza il toto-sostituto: la Yamaha ha l'obbligo di schierare 2 moto, quindi serve un pilota che almeno dia una mano per il mondiale marche. Scartata l'ipotesi collaudatori. Il nome che circola è quello di Spies che verrebbe promosso nella squadra ufficiale, ma l'americano deve ancora prendere le misure alla Yamaha M1 ed esporlo ad una pressione così grande come quella del sostituto di Rossi potrebbe essere controproducente. In definitiva la situazione è ancora troppo nebulosa, se ne saprà di più nei prossimi giorni.

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