Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Marco Grassi CARRARA Dobbiamo ammetterlo: giorno dopo giorno ci stiamo ritrovando in un Giro veramente bello, molto più di quanto la nostra vena spesso (e anche giustamente) polemica nei confronti dei suoi organizzatori sia disposta ad ammettere.

default_image

  • a
  • a
  • a

Certo,se il tracciato non avesse previsto un bel terno di salitelle, ci saremmo sognati l'ennesimo finale di tappa appassionante, e quindi, come accennato sopra, merito a Zomegnan&Vegni per aver concepito tali percorsi, e passiamo alla cronaca. La quale ci dice di una lunga fuga a due, con Lloyd, appunto, e con lo svizzero Bertogliati. Gli attaccanti hanno guadagnato oltre 5' prima di subire un tardivo ritorno del gruppo. Sulla salita di Spolverina (a 30 dall'arrivo) si sono moltiplicati i tentativi estemporanei tra gli inseguitori, e sulla successiva discesa addirittura Petacchi si è mosso in prima persona per provare a variare lo spartito. Ma Lloyd e Bertogliati, ormai irraggiungibili, hanno potuto giocarsi il successo tra di loro, e sulla rampa di Bedizzano (a 11 dal traguardo) l'australiano ha staccato il collega, involandosi verso una commossa vittoria solitaria, mentre il gruppo (Nibali sempre in rosa) veniva regolato da Hondo per il terzo posto. Oggi, in tema di percorsi ultra-intriganti, la Carrara-Montalcino (220 km) presenta un finale che rischia di essere esplosivo, con gli ultimi 30 km che presentano due tratti in sterrato (per un totale di 20 km non asfaltati), il secondo dei quali posto sul muro di Castiglione del Bosco: se qualche uomo di classifica (Vinokourov?) avrà un'ideuzza balzana, ne vedremo delle belle.

Dai blog