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Federer contro il tabù

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DanielePalizzotto Riuscirà Re Federer a salire sul trono di Roma? La domanda assilla il Foro Italico fin da martedì scorso, quando il numero uno è sbarcato con grande anticipo nella capitale. Eh sì, perché Roger in carriera ha vinto tutto quello che si può vincere e battuto mille record, primo fra tutti il numero di Slam conquistati, sedici. Ma lo svizzero non ha mai tagliato il traguardo finale degli Internazionali d'Italia, battuto due volte al fotofinish: nel 2003 fu sorpreso dallo spagnolo Alex Mantilla, tre anni più tardi perse uno dei tanti capitoli (venti finora) della sfida infinita con Rafa Nadal. «Ricordo bene quella partita - racconta Federer - ho avuto anche due match point. Alla fine persi la battaglia, ma capii di poter vincere il Roland Garros». Stavolta Roger vorrebbe vincere il torneo del Foro Italico. Ma non sarà impresa facile: lo svizzero viene da un mese di stop e soprattutto è all'esordio stagionale sulla terra battuta. «Dopo la sconfitta di Miami contro Berdych mi sono concesso quindi giorni di vacanza – confessa Federer – niente telecamere né microfoni, solo relax. Poi mi sono concentrato sulla preparazione fisica, allenandomi duramente per due settimane». Un grido di battaglia? «Diciamo che sono fresco e pronto ad affrontare al massimo la stagione sul rosso - rilancia Roger - spero di iniziare bene qui, anche se l'esordio non sarà affatto facile». Lo svizzero attende il vincitore della sfida tra Gulbis e Baghdatis. Due avversari difficili, soprattutto l'ex top ten cipriota, giustiziere di Re Federer lo scorso mese sul cemento di Indian Wells: «Un partita equilibrata, in cui ho anche sprecato un match point». Obiettivi futuri? Scontati: «Voglio difendere il titolo conquistato a Parigi. E poi c'è Wimbledon». Sulla sua strada, ovviamente, c'è Rafael Nadal, avversario di sempre. «Se sono sorpreso dalla vittoria di Nadal al Master di Montecarlo? Assolutamente no - giura Federer - piuttosto sono sorpreso da chi non credeva in una rinascita di Rafa. Capisco la situazione che ha vissuto negli ultimi mesi, ma Nadal è il numero uno sulla terra battuta, i risultati lo dimostrano». Lo spagnolo, campione uscente, prova a nascondersi. «Roger dice che sono favorito? Mah... credo sia impossibile dire questo - la replica di Nadal - ci sono tanti buoni giocatori e il torneo qui a Roma sarà molto aperto». Sperare in un nuovo capitolo della sfida infinita non è certo impossibile: l'appuntamento è per sabato 1° maggio, in semifinale.

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