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Milan al capolinea

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Da una parte dà forfait Nesta, dall'altra Rooney gioca. Se si stavano cercando dei segnali nel pre partita di Manchester United-Milan questi due chiarivano già tutto, più di mille alchimie tattiche. Peché l'ex laziale è imprescindibile per la squadra di Leonardo ovunque, figuriamoci a Old Trafford nella gara decisiva di Champions League. E Rooney è un mostro, calcisticamente parlando. In gol dopo 13, su perfetto cross teso di Gary Neville, con Bonera colpevole. Di nuovo in gol nella prima azione della ripresa, su assist di Nani, sfruttando l'impreparazione della difesa rossonera. Quattro gol in due gare contro i rossoneri, per l'attaccante più in forma, e tra i migliori, del mondo. E quattro gol anche per un Manchester che si prende tutta la rivincita possibile da quel 2007 che l'ha visto vincere 3 a 2 l'andata, proprio come stavolta, e perdere nettamente per 3 a 0 il ritorno, a San Siro. Ieri sera la partita perfetta ha parlato inglese. Con un Milan che nonostante l'inizio veemente dei Red Devils ci ha provato davvero, andandoci vicino più volte sullo 0 a 0: con Ronaldinho di testa all'ottavo, forse la chance migliore, ma anche col tiro da fuori di Pirlo, o l'occasione di Huntelaar, che sbaglia un facile stop in area a tu per tu con Van der Sar, così come manda alto nella ripresa un colpo di testa su bel cross dalla destra di Abate. Gli ingressi di Seedorf e Inzaghi sono tardivi quanto inutili, quello di Beckham, nel suo ‘teatro dei sogni', serve solo a fargli tributare il doveroso omaggio da parte dei suoi ex tifosi. Che regalano la meritatissima standing ovation a Neville e Rooney, quando escono. I quarti di finale, e le speranze di vittoria finale, sono tutte loro. Il trofeo verrà assegnato al Bernabeu: quel giorno non ci sarà il Real padrone di casa ed eliminato ieri dal Lione che ha pareggiato 1-1 in Spagna dopo il successo dell'andata. Tra le italiane resta in corsa solo l'Inter dopo l'addio amaro della Fiorentina: adesso rischiamo davvero di perdere i quattro posti in Champions a vantaggio delle tedesche. Per il Milan rimane il campionato: per non restare un altro anno a zero tituli, per salvare una stagione altrimenti fallimentare.

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