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Rocchi: sconfitti dal nervosismo

Rocchi

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GENOVA Poco più di un'ora in campo, poi Rocchi è stato richiamato in panchina per far posto a Makinwa: ennesima partita deludente da parte dell'attaccante laziale che comunque, alla fine è stato l'unico a metterci la faccia presentandosi in sala stampa. Tanto di cappello. «Eravamo partiti bene - confessa il capitano della Lazio - è chiaro che, anche passando in vantaggio, non riusciamo a giocare come sappiamo, non riusciamo a dare continuità di rendimento. E questo ci penalizza perchè quando vai sotto diventa difficile recuperare. Non riusciamo a fare fare risultati con continuità, non riusciamo ad ottenere quei risultati che ci darebbero la serenità necessaria per andare avanti e lavorare meglio». In effetti, la serenità in casa Lazio è un bene prezioso di questi tempi: il tecnico Reja é stato espulso per la seconda volta in otto giorni. Zarate, allontanato dal direttore di gara per proteste dopo la mancata concessione di un calcio di punizione, salterà la prossima partita con il Bari. «Quando non si riescono a fare risultati, la classifica ti porta a essere più nervoso - ammette l'attaccante - il nervosismo nasce anche dal fatto che alcune cose non ti riescono, i risultati non arrivano e quindi tutto diventa più difficile».  La squadra fatica a ritrovarsi, anche perchè i continui cambi tattici - di Ballardini ieri, di Reja oggi - non agevolano i movimenti dei giocatori in campo che trovano difficoltà nella costruzione del gioco e nel trovare la giusta distanza tra i reparti. «Non è facile cambiare spesso, ma quando si prepara la partita in settimana si cerca sempre il modo giusto per affrontare gli avversari - continua Rocchi - non avendo ottenuto grandi risultati c'è anche la voglia di cercare un modulo diverso che possa portare dei risultati migliori alla squadra». Domenica prossima contro il Bari con ogni probabilità in panchina ci sarà Giovanni Lopez, secondo di Reja che andrà incontro a una squalifica dopo essere stato allontanato dal direttore di gara nel corso della sfida contro i blucerchiati per proteste e improperi. Anche il capitano biancoceleste rischia la prova tv la nuova norma relativa alle bestemmie in campo. Il diretto interessato ha smentito immediatamente: «Non ho mai bestemmiato in vita mia - ha detto Rocchi - ma cito spesso mio zio». La parola ora passa al perito labiale che ha già scagionato, nella scorsa settimana il difensore della Triestina Scurto. La Lazio rischia di presentarsi contro i pugliesi con un attacco dimezzato, vista l'inevitabile squalifica di Zarate dopo l'espulsione diretta rimediata ieri a Marassi.

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