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Un rientro che non va affrettato

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Calmae gesso! Ranieri continui sulla sua linea e non si faccia influenzare né dall'ambiente, né dalla voglia sfrenata dei suoi di andare in campo: sempre. Una delle carte vincenti, finora, è stata proprio la gestione degli infortuni, la determinazione a non rischiare mai nessuno che, dopo un infortunio o uno stop, non abbia raggiunto una condizione fisica ottimale. Posizione diametralmente opposta a quella del suo precedessore: che fu poi una delle cause dello scontro storico con l'ex medico giallorosso Mario Brozzi. E su questa linea Ranieri deve continuare soprattutto sul fronte Totti. Il capitano, è noto, è uno che non si vuole mai tirare indietro: affamato di calcio. Uno che, per altro, ha dimostrato di avere una soglia di sopportazione del dolore più simile a quella di un motociclista che non a un calciatore. Il tecnico giallorosso deve esser bravo a mantere la barra dritta, a non cedere a tentazioni sue... e altrui. Totti deve restare fermo, tornare al top e solo poi rientrare in campo per dare il suo contributo, fondamentale, alla Roma... e perché no, anche alla nazionale. E poco importa se il problema sia un muscolo, un ginocchio e un attacco febbrile: è un bene della Roma e come tale va tutelato, senza fretta.

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