
Missione possibile

Due nobili decadute si sfidano nella serata torinese per cercare di dare un senso al proprio campionato; la Juventus, con il nuovo tecnico Zaccheroni, va a caccia di punti per rilanciarsi nella corsa verso la Champions, la Lazio, con l'acqua alla gola e la serie B a due sole lunghezze, non può concedere nulla al proprio avversario. Il tecnico biancoceleste Ballardini fissa l'asticella: per salvarsi servono altri 22 punti. «Troveremo una squadra motivatissima - dichiara l'allenatore in sala stampa - la Juventus è una grande società che nel tempo è sempre riuscita a uscire da situazioni difficili. La Lazio dovrà giocare al massimo, di qui alla fine del campionato dovremo conquistare tanti punti. Per la salvezza serviranno 42-43 punti». Nelle dieci trasferte di campionato i biancocelesti hanno raccolto solo otto punti: una vittoria, cinque pareggi e quattro sconfitte sono la fotografia di un cammino alquanto tortuoso. Stasera, di fronte a Rocchi e compagni, ci sarà una Juventus allo sbando, costretta a cambiare in corsa il tecnico per frenare una discesa infinita. I bianconeri avranno le gambe appesantite dalla sfida di giovedì persa contro l'Inter, e il morale sotto i piedi per l'ennesima eliminazione subìta. «Quest'anno incontriamo sempre formazioni che attraversano situazioni difficilissime - sottolinea il tecnico di Ravenna - non è la prima volta che ci troviamo di fronte a squadre che vivono momenti delicati. Non mi sento di dire che sarà una sfida tra deluse, siamo a metà strada, è presto per fare dei bilanci definitivi. Ma è giusto che ci sia una sana paura, Dobbiamo affrontare la situazione con la giusta attenzione, ma abbiamo i mezzi per venirne fuori». La Lazio si presenterà all'Olimpico torinese senza Floccari, Matuzalem e Foggia. In difesa tornerà Radu che dovrebbe agire da terzino sinistro, con Stendardo e Siviglia in mezzo e Lichtsteiner sulla corsia di destra. Kolarov e Dabo stazioneranno sulla mediana accanto al regista Baronio; Mauri sarà il trequartista alle spalle di Zarate e Rocchi. «In settimana ho avuto un colloquio sereno con il capitano - ammette Ballardini - abbiamo parlato, sa che ci sono delle priorità e delle gerarchie: Floccari e Zarate hanno maggiori possibilità di giocare rispetto a lui e a Cruz. Ledesma? Il mio pensiero non cambia: per me è tutto molto chiaro dal giorno in cui sono arrivato alla Lazio e ho firmato il contratto. Mi ritengo un uomo d'onore, e quando uno accetta ciò che gli viene proposto non cambia». Parole che lasciano pochi margini all'interpretazione, come quelle relative al calcio mercato. «Avremmo dovuto fare tante cose ad agosto e non lo abbiamo fatto - confessa Ballardini - le cose vanno chiarite, vanno fatte. Se non facciamo nulla si fa del male soltanto alla Lazio e alle persone che vogliono bene alla Lazio. Quello che avevo da dire sul mercato l'ho detto da tanto tempo affinché non vengano ripetuti gli errori commessi in passato».
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